Ex Novelli, curatele vicine all'accordo: spiragli per i creditori

Ex Novelli, lavoratori davanti allo stabilimento di Spoleto. Nei riquadri, Saverio Greco (sx) e il pm Angela Continisio (dx)
di Ilaria Bosi
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Mercoledì 6 Maggio 2020, 18:23
SPOLETO - Ex Novelli, dopo il dissequestro delle società agricole si va verso l’accordo tra le curatele di Terni e di Castrovillari. Nel groviglio giudiziario che in questi anni ha coinvolto diverse procure e tribunali tra Umbria e Calabria, chi finora ha rischiato di rimanere a bocca asciutta sono stati i creditori, che attendono di ricevere complessivamente 110milioni di euro. I fallimenti che vanno considerati quando si parla di ex Novelli sono infatti due. A dicembre 2016, quando gli asset dell’ex impero agroalimentare umbro sono stati ceduti ai Greco al prezzo simbolico di un euro, l’allora Gruppo Novelli è rimasto una scatola vuota, con tanti debiti e patrimonio zero. Il Tribunale di Terni ne ha poi dichiarato il fallimento, affidandone la curatela al dottor Marco Bartolini. Col passare dei mesi, e dopo una doppia richiesta di concordato bocciata, non ha avuto miglior sorte Alimentitaliani, dichiarata fallita nel giro di un anno dal Tribunale di Castrovillari. Da tutti questi balletti, che hanno moltiplicato le iniziative giudiziarie dall’una e dall’altra parte, sono rimaste però fuori le tre società agricole (Fattorie, Bioagricola e Cantine Novelli), scorporate dai Greco con quell’operazione consumata in ambito familiare che ha spinto la procura di Castrovillari ad aprire un fascicolo penale. Nei guai per bancarotta fraudolenta in concorso sono finiti i fratelli Saverio e Cataldo Greco, dei quali la procura di Castrovillari si appresta a chiedere il rinvio a giudizio. Soltanto dopo aver definito il quadro investigativo, il sostituto procuratore calabrese Angela Continisio ha firmato il decreto di restituzione delle società agricole, considerate le più ricche.  Nel provvedimento, il magistrato fa più volte riferimento alla trattativa pendente tra le due curatele, finalizzata a raggiungere quella sintesi che il fallimento ternano va chiedendo (fino a pochi mesi fa senza successo) da quasi tre anni. L’accordo, del resto, è l’unico modo per sbrogliare la matassa e uscire da una situazione che in questi anni si è complicata fino all’inverosimile. Nell’ultimo periodo, però, le due curatele (Marco Bartolini per Terni, Fernando Caldiero e Michele Castellano per Castrovillari) si sono avvicinate e l’accordo che punta a dare soddisfazione ai creditori è pressoché definito. E potrà essere siglato non appena i Greco avranno restituito ad Alimentitaliani le quote delle società agricole che avevano scorporato. La bozza prevede che Alimentitaliani restituisca a Gruppo Novelli il 50 per cento indiviso del complessivo attivo aziendale. Dopo di che potranno iniziare, in accordo tra le due curatele, le operazioni di vendita delle varie filiere produttive o rami d’azienda.
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