Bugie estive, ragazzi pedinati
I genitori ingaggiano i detective

Un detective al lavoro
di Giovanni Camirri
3 Minuti di Lettura
Domenica 18 Agosto 2013, 22:34 - Ultimo aggiornamento: 19 Agosto, 09:41
PERUGIA- Scaltri, freddi, calcolatori al punto di mentire a mamma e pap. Sono adolescenti umbri, tra 14 e la soglia della maggiore età che, da diverse zone dell’Umbria, vestono alla perfezione i panni dei bugiardi cronici. E così i malcapitati, quanto disperati genitori, si rivolgono ai detective privati e il fenomeno in questa calda estate è diventato un business. Accetta di spiegare cosa sta accadendo all’interno di molte famiglie l’investigatore privato Luigi Spinelli. «Stiamo assistendo - spiega Spinelli - ad un crescente, quanto preoccupante fenomeno quale è quello che vede trasformarsi ragazzini e ragazzine in bugiardi cronici che nascondo, abilmente, ai genitori l’identità degli amici o delle persone che frequentano così come i luoghi reali meta di ritrovo. Mamme e papà, colti dalla disperazione dovuta alla presa di coscienza di non avere più la possibilità di avere un dialogo franco con i figli - prosegue - ci chiedono di verificare le bugie che vengono loro raccontate». Dietro queste richiesta c’è soprattutto il timore che questi adolescenti possano frequentare cattive compagnie o luoghi pericolosi.





Tutto ruota intorno all’apprensione, che si trasforma in timore prima e paura poi, che vede genitori e, spesso, anche nonni preoccuparsi profondamente per i comportamenti dei propri pargoli. «In questi casi non si è in presenza - spiega Spinelli dell'agenzia La Nazionale Investigazioni - di una scappatella o di una ragazzata, ma di vere e proprie bugie croniche che servono a nascondere frequentazioni di luoghi o persone che la famiglia non vuole».

Bugie d’estate che vengono costruite in maniera certosina e che spesso godono pure di coperture talmente efficaci da vanificare ogni sospetto. Un tam tam sotterraneo che riassume un rete di complicità utili a gabbare, ripetutamente, i genitori. Spesso si dice in casa che si andrà ad incontrare un amico e invece, in realtà si frequenterà un’altra persone. Oppure, di rientro da una serata si racconta ai genitori di esser stati in un luogo specifico e invece si è andati nella realtà da ben altra parte. Situazioni che vengono mascherate con grande abilità e che, va detto, possono determinare anche potenziali rischi. Proprio per prevenire spiacevoli situazioni molti genitori cercano di ricostruire il rapporto, ormai deteriorato bugia dopo bugia, con i propri figli che in questo frangente sono ancora minorenni.

Si cerca di parlare, di trovare l’occasione giusta, di far scattare quella scintilla di complicità familiare spenta ormai da tempo. Tutto, però, viene vanificato dagli imbrogli architettati da ragazzini e ragazzine. Un fenomeno in crescita che, arrivato a un punto di non ritorno, apre all’entrata in scena dei detective privati. Gli 007 chiamati dalla famiglie svolgono verifiche e poi spiegano alle famiglie cosa fanno, nella realtà, i loro figli. Una situazione che lascia quasi impotenti chi, come appunto i genitori, ha speso spende la propria vita per creare un futuro sereno per i propri amati figli.

«In queste come in altre situazioni - sottolinea Spinelli - si deve fare anche grande attenzione alla serietà e alla professionalità dei soggetti cui ci si rivolge per svolgere le verifiche del caso. Si può correre, infatti, il rischio di incappare in persone che si spacciano per investigatori privati e che, invece, non lo sono. Le norme di settore sono cambiate e tutelano sia le agenzie qualificate che i clienti. Chi invece non rispetta le disposizioni, crea danno sia alla categoria che alle persone che si rivolgono chiedendo questo tipo di servizio. Insomma l’attenzione - conclude - deve essere massima su tutti i fronti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA