Perugia, nascosti dietro le auto per incastrare i balord: cittadini detective rischiano per salvare Fontivegge

La foto inviata al Messaggero dai lettori che segnalano presenze sospette nell'area abbandonata dietro l'Inps
di Egle Priolo
3 Minuti di Lettura
Martedì 5 Aprile 2022, 11:00

 Si è nascosto tra le auto. Ad aspettare. Nonostante l'acqua e nonostante il rischio. Per amore del quartiere. Per dimostrare che a Fontivegge c'è un problema e va risolto. È così che un lettore e coraggioso cittadino si è improvvisato detective e ha organizzato un vero e proprio “appiattamento”, lui a nascondersi con la fotocamera in mano per dare un volto - come dimostrano le foto che ha inviato al Messaggero - ad alcuni dei nuovi inquilini dell'area abbandonata tra via Canali e via della Ferrovia, dietro l'Inps. Un posto in cui da qualche settimana - come già denunciato su queste colonne nei giorni scorsi - prosegue un via vai che certifica come quell'area sia diventata un nuovo covo di balordi e spacciatori. Una realtà a cui si aggiungono «ratti di varie dimensioni», segnalano ancora i residenti e che fa il paio con «l'attività di spaccio e di buco» nella zona ormai poco illuminata davanti alla sala bingo chiusa da tempo.

«Sappiamo che l'area è privata – ricorda Giulietto Albioni di Progetto Fontivegge -, ma questo non deve impedire un sollecito intervento verso la proprietà, che risiedendo in altra regione, dà l'idea di un esasperato menefreghismo nel mantenere il terreno in condizioni decenti». «Si tratta, per altro – prosegue Andrea Fais, altro membro del gruppo di residenti attivo da anni nella zona della stazione -, di uno dei terreni segnalati per le precarie condizioni igienico-sanitarie da Progetto Fontivegge a Comune, polizia locale, Usl, Gesenu e Umbra Acque tramite due esposti nel 2019 e nel 2020. Soltanto Usl e Gesenu diedero riscontro, rispondendo per la parte di loro competenza. Tuttavia, senza un tavolo coordinato dal Comune non si è potuto procedere.Ora, come prevedibile, questo luogo sta diventando un bivacco, dove poter consumare o spacciare droga. Nei prossimi mesi, complice l'aumento delle temperature, Fontivegge rischia il collasso. Diversi esercizi, storici e recenti, hanno chiuso i battenti nel 2021, lasciando spazio a luoghi o attività degradanti. In diversi isolati i residenti, non solo in orario notturno, sono praticamente costretti a vivere barricati nelle loro abitazioni, già abbondantemente svalutate, per evitare incontri pericolosi».
«Molti cittadini – è la conclusione - si chiedono cosa il sindaco Romizi abbia intenzione di fare nei due anni rimanenti del suo secondo mandato.

La sensazione diffusa nel quartiere è di estrema delusione a fronte delle promesse fatte nel 2014. Ci si sente persi, non più tutelati né rappresentati, inghiottiti in un'intollerabile condizione quotidiana di paura, smarrimento e frustrazione. Ci appelliamo al prefetto e al questore affinché intervengano con tempestività per mettere in sicurezza la zona. Invitiamo tutti i residenti e i commercianti a segnalare sempre le situazioni sospette alle autorità. Delegare tutto a noi del comitato a volte può essere controproducente perché sminuisce una reale situazione di degrado ad una fittizia percezione di poche persone».

© RIPRODUZIONE RISERVATA