Scuola, 240mila al voto per gli organi collegiali ma c’è contestazione

Scuola, 240mila al voto per gli organi collegiali ma c’è contestazione
di Remo Gasperini
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Martedì 6 Ottobre 2020, 07:45
PERUGIA - Ancora elezioni nelle 138 scuole dell’Umbria: è il momento del rinnovo degli organi collegiali (Consigli di classe e di Istituto) e stavolta elettori ed eletti sono tutti all’interno del sistema. Ad avere diritto di esprimere le proprie preferenze in Umbria sono nel complesso in 240mila, un esercito composto da quasi 40mila alunni (quelli delle superiori), 12mila docenti, quasi 3.500 personale Ata e soprattutto circa 185mila genitori che sono presenti con i loro rappresentanti in ciascuna delle 5.754 classi di ogni ordine e grado delle scuole umbre. Con questi numeri di potenziali partecipanti (negli anni comunque la partecipazione dei genitori si è abbassata fino a un modesto 5%) le elezioni degli organi collegiali sono un appuntamento che in tempo di Covid-19 preoccupa non poco i Dirigenti Scolastici che in questi mesi si sono visti caricare, come del resto tutto il personale della scuola, di tante nuove incombenze. Il reperimento degli ambienti idonei, le misure di sicurezza, i percorsi dedicati, la sanificazione sono tutte operazioni già presenti e pesanti nella routine che a seguito di queste elezioni trovano ulteriori applicazioni. Da qui la protesta degli organi di categoria a cominciare dall’Anp, l’associazione nazionale presidi che tramite il presidente Giannelli hanno sollecitato «un rinvio o la possibilità di poter far svolgere le votazioni in maniera alternativa, anche online, a distanza», così come l’Ancodis (Associazione nazionale dei collaboratori dei dirigenti scolastici) ha chiesto «una modalità organizzativa diversa prendendo in considerazione, oltre la possibilità di congelamento delle cariche, anche quella online attraverso una piattaforma gestita dal ministero e messa a disposizione delle autonome Istituzioni scolastiche». Netta anche la presa di posizione del sindacato Snals-Confsal secondo cui la presenza di un numero elevato di genitori nella scuola costituisce un motivo di forte preoccupazione. «Nel momento in cui la curva epidemiologica tende a risalire rapidamente – ha scritto la segretaria nazionale Serafini – c’è bisogno di prevedere un rinvio delle elezioni o quantomeno la possibilità di ricorrere a modalità alternative di svolgimento delle operazioni di voto».
SOLUZIONI
La richiesta di congelamento degli organi collegiali o in alternativa le votazioni on line al momento non hanno avuto successo, per cui i dirigenti, essendo il termine ultimo per le elezioni fissato per la fine di ottobre, stanno già organizzando l’appuntamento e c’è chi studia soluzioni il meno “invasive” possibili. «Trovare tutte le aule adatte per fare i seggi delle votazioni è impossibile – spiega Fabio Gallina dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Perugia 5 che ha infanzia, primaria e medie – allora credo che attueremo un sistema misto: assemblee di classe a distanza con la scelta dei candidati, successivamente un “Election day” con una sola aula destinata a seggio dove tutti i genitori, che già hanno discusso e comunicato al dirigente i candidati, possano recarsi per votare ciascuno i propri rappresentanti».
CHI VOTA
I docenti, presenti naturalmente in tutti i consigli di classe, eleggono i loro rappresentanti solo nel Consiglio di Istituto. Con il personale di ruolo votano anche gli incaricati annuali e i supplenti annuali. Stesso discorso per il personale Ata presente nel solo consiglio di istituti. I genitori al voto, due per ciascuno dei 115mila alunni, non sono però 230mila ma tenendo conto di famiglie con più figli nella sette scuola, in base al tasso di fecondità calcolato dall’Istat (negli anni di riferimento va da 1,26 a 1,32 figli per donna), gli aventi diritto.
CONSIGLI DI CLASSE
Nei consigli di classe, presieduti dal dirigente scolastico o da un suo delegato, insieme a tutti i docenti ci sono anche i genitori la cui quota varia: nell’infanzia e nella primaria c’è un rappresentante, nella secondaria di I grado quattro, nella secondaria di II grado due. Fino alle scuole medie incluse, nei consigli di classe non ci sono alunni che invece entrano in scena alle superiori (in Umbria ci sono 44 istituti) con due rappresentanti per ciascuna classe. CONSIGLI DI ISTITUTO
L’organismo di durata triennale è composto da 19 membri. Fino agli Istituti Comprensivi con il Dirigente Scolastico e il Dsga, ci sono due Ata, otto docenti e otto genitori; nei consigli delle secondarie di II grado essendoci anche quattro studenti, pure quattro è la quota dei genitori. I consigli di istituto hanno una giunta esecutiva composta da Ds, Dsga, un docente, un impiegato amministrativo, un genitore e uno studente. La Giunta esecutiva prepara i lavori del consiglio e cura l'esecuzione delle relative delibere.
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