Cooperative e sindacati contro la Usl 2: «Assurda un'altra gara al massimo ribasso per i servizi sociosanitari»

Cooperative e sindacati contro la Usl 2: «Assurda un'altra gara al massimo ribasso per i servizi sociosanitari»
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Lunedì 31 Luglio 2023, 17:15 - Ultimo aggiornamento: 20:42

PERUGIA - Un'altra gara al massimo ribasso per la gestione dei servizi sociosanitari. E anche stavolta si tratta di una "gara ponte" della durata di soli 6 mesi. Sindacati e centrali cooperative puntano il dito contro la decisione della Usl Umbria 2 che il 30 giugno scorso ha pubblicato il bando per la gestione di tutti i servizi sociosanitari sino ad ora gestiti dalla cooperazione sociale in tutta la provincia di Terni e nei territori di Spoleto, Foligno e della Valnerina. 

Già nell’estate 2021 la Usl Umbria 2 aveva bandito una “gara ponte” di soli 6 mesi. Oggi, dopo 2 anni, la stessa decisione: un'altra gara di soli 6 mesi che a giudizio di Federsolidarietà Confcooperative, Legacoopsociali, Agci Imprese Sociali, Cisl Fisascat, Fp Cgil e Uil Fp - impoverirà ulteriormente i servizi di welfare della nostra regione e peggiorerà le condizioni di lavoro degli operatori socio sanitari che saranno costretti per i prossimi anni a vivere nell’incertezza. La ridotta durata della nuova gara – affermano le organizzazioni sindacati e centrali cooperative – non ha alcuna giustificazione, in quanto la Usl Umbria 2 ha avuto due anni, durante i quali ha inopinatamente prorogato i servizi, per preparare una gara che avesse una una durata adeguata. La nuova gara, inoltre, è nei fatti al massimo ribasso, poiché premia in modo eccessivo il soggetto che presenta il ribasso più alto, incentivando così i partecipanti a massimizzare il ribasso a danno della qualità dei servizi e, indirettamente, dei lavoratori. Non comprendiamo per quale ragione i servizi socio sanitari siano stati inseriti in un unico lotto nel territorio Umbria Sud mentre nel territorio Umbria Nord sono stati divisi in due lotti.

La divisione in due lotti nel territorio Umbria Nord appare illogica ed immotivata, anche considerando gli importi economici. Inoltre non capiamo la ragione in base alla quale nel lotto Umbria Sud, nei servizi semi residenziali e residenziali, i soggetti gestori sono remunerati in base alle ore erogate mentre nei lotti Umbria Nord i soggetti gestori sono remunerati in base al livello di presenza degli utenti. Questa scelta, a nostro avviso, non ha alcuna motivazione ragionevole e penalizza gravemente gli utenti ed i lavoratori del territorio Umbria Nord».

Infine, le organizzazioni sindacali e cooperative denunciano che «la nuova gara non riconosce alcun valore alla professionalità e all’esperienza del personale che verrà impiegato nei servizi. Cancellando di fatto l’impegno di centinaia di lavoratori che negli ultimi decenni si sono impegnati nello formazione e nell’aggiornamento professionale. Non si stanno acquistando siringhe, ma servizi complessi. È per questo motivo che chiediamo di utilizzare strumenti idonei a garantire la qualità e la continuità del welfare ed i diritti dei lavoratori sociali».

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