Terni, Enrico Ruggeri celebra Sergio Endrigo: «Io rock, lui poesia ma la musica unisce»

Terni, Enrico Ruggeri celebra Sergio Endrigo: «Io rock, lui poesia ma la musica unisce»
di Vanna Ugolini
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Sabato 5 Settembre 2020, 16:31 - Ultimo aggiornamento: 6 Settembre, 15:42

TERNI Un cantante che è passato dal punk al rock e un cantautore che ha collaborato anche con dei poeti come Rodari e Ungaretti. Ma se è vero che la musica unisce ed è un linguaggio universale, ecco che può succedere anche questo: Enrico Ruggeri che ricorda Sergio Endrigo, con un concerto il 5 settembre alla Cascata delle Marmore. Il cantautore milanese si esibirà infatti in occasione dell'ottava edizione del Tributo a Sergio Endrigo-Città di Terni', organizzata dall'associazione Terni Città Futura. Sul palco Ruggeri proporrà cinque pezzi dell'artista di Pola - che riposa nella tomba di famiglia accanto alla moglie, ternana -, insieme ai suoi grandi successi.
Ruggeri che cosa ha in comune con Sergio Endrigo?
«Lo conobbi nell'88 quando mi esibii a Mosca con la filarmonica e cantai anche un suo brano Canzone per te. Lui fu così contento che mi scrisse una lettera per ringraziarmi. Nel 90 siamo stati i primi a partecipare a Musicultura che allora si chiamava Premio Città di Recanati e anche li lui mi dimostrò la sua stima».
Al concerto di Terni che brani di Sergio Endrigo eseguirà?
«Lasci che sia una sorpresa. Le posso comunque anticipare che farò Canzone per te e sicuramente il suo brano più conosciuto, Io che amo solo te. Naturalmente farò anche dei miei brani».
Lei ha scritto canzoni per tante cantanti donne e testi dedicati alle donne, come fa a capirci così bene?
«Ho ascoltato tante donne parlare e confidarsi ma sicuramente la teoria è più facile della pratica».
Nelle sue canzoni lei parla dell'importanza di superare i limiti. Dopo aver fatto tante esperienze quali vuole superare ancora?
«E' difficile dirlo. A 50 anni ho presentato trasmissioni televisive. A 52 anni ho cominciato a scrivere romanzi. A 62 anni ho debuttato in prima serata in televisione. Il limite spesso è quello degli altri, per fortuna la vita si è allungata e possiamo continuare ancora a metterci alla prova».
Durante la sua carriera si è mai sentito emarginato?
«Sono un tipo particolare, ci vuole un po di tempo per capirmi ed accettarmi».
Lei farà il suo concerto nello scenario della Cascata delle Marmore, è uno spazio inusuale.
«Certamente è anche un modo per conoscere i luoghi dove andiamo a cantare. Stiamo così poco nei posti che non li conosciamo mai veramente. Per la mia esperienza posso dire che i concerti si fanno dove ci sono dei bravi amministratori. Anche in questo momento difficile siamo riusciti a fare delle serate molto belle: la differenza la fanno i Sindaci. D'altra parte non possiamo pensare di rimanere chiusi dentro casa. L'uomo ha fatto di tutto per evolversi mentre quando siamo rimasti in casa abbiamo solo mangiato e dormito.
Gli artisti hanno sofferto moltissimo gli effetti della pandemia, come vede il prossimo inverno.
«Intanto sto andando a fare la Partita del Cuore per raccogliere fondi per i lavoratori dello spettacolo, non sarà facile rientrare nei teatri, ma io dico che finchè non riprende la musica non è ripreso niente».

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