«Riportiamo Papigno ad essere il Paradiso d’Europa», l'atto di indirizzo di Paolo Cicchini per la Valnerina

«Riportiamo Papigno ad essere il Paradiso d’Europa», l'atto di indirizzo di Paolo Cicchini per la Valnerina
di Aurora Provantini
4 Minuti di Lettura
Martedì 4 Agosto 2020, 20:56 - Ultimo aggiornamento: 5 Agosto, 13:22

TERNI «Giusto un anno fa Bruno Toscano, storico dell’arte e professore emerito, in una intervista rilasciata a “Il Messaggero” ha auspicato che presto, il pittoresco centro di Papigno, possa tornare ad essere quello che nei secoli aveva rappresentato agli occhi dei grandi viaggiatori del Grand Tour: Il Paradiso d’Europa». Esordisce così Paolo Cicchini, critico d'arte, storico e consigliere comunale della Lega, nel presentare il suo atto di indirizzo che viene approvato da tutti gli aventi diritto di voto della prima e seconda commissione. 

«E' stato compiuto il primo passo verso un grande traguardo. Siamo più che mai convinti - spiega Paolo Cicchini -  che il turismo rappresenta per il nostro territorio uno strumento di crescita fondamentale. Quella che il grande viaggiatore Richard definì la Valle incantata (i territori che dalle gole di Narni proseguono lungo tutto il percorso della Valnerina, ndr) non ha mai finito di stupire. Oggi, più che mai, si sente il bisogno di mettere in rete i tanti splendidi luoghi che da Papigno giungono alla cascata delle Marmore, al Borgo di Torre Orsina, ad Arrone (con la sua storia d’arte connessa alla Scuola Pittorica Spoletina), fino all’Abbazia di San Pietro in Valle: uno dei santuari dell’arte del XII secolo. Una dimensione d’arte nella quale è possibile individuare i prodromi che condurranno al rinnovamento della pittura operato da Pietro Cavallini».

 Papigno è il punto di partenza di un viaggio ideale che deve guidare il turista alla scoperta di borghi e di ambienti di natura cuciti in un insieme che fa di questo territorio uno dei luoghi più suggestivi d’Italia. Papigno è stato celebrato nelle opere dei più grandi pittori del passato. Camille Corot  oltre a rappresentare in molte delle sue opere immortali il paese, ha anche raffigurato una giovane donna, la “Ragazza di Papigno”, «descritta con colori che sono decisamente anticipativi di quelli di Manet» – segnala Cicchini. «Tra i grandi pittori che hanno immortalato Papigno, penso al Bassi (i boschi di questa località all’imbocco della Valnerina si rivelano in questo pittore come dei veri e propri boschi incantati),  penso a Warwick,  tornano alla memoria i quadri di Blechen, e non è possibile dimenticare la presenza in questo magico borgo di John Ruskin».

Da tempo un gruppo di abitanti di Papigno, ha dato vita ad una associazione, “Il Castello”, che si propone di restituire il paese all’antico splendore. Grazie a questo gruppo di volontari l’antica Papigno sembra finalmente conoscere il tempo della risurrezione. «Per veicolare sul terreno del turismo Papigno, riteniamo che sia indispensabile collegare il suo toponimo al nome di quegli artisti che ad esso si sono ispirati. Ecco, allora, che si avanza la proposta di realizzare cartelli turistici che indichino accanto al nome Papigno la dicitura “Luogo Corotiano”. Da Papigno parte la rinascita vera di quella  “valle incantata”. L'approvazione dell'atto di indirizzo rappresenta un passo importante che porta a mettere in rete l’intera Valnerina. 
Le opposizioni. «Lo abbiamo approvato tutti - dichiara Alessandro Gentiletti (Senso Civico) -  proprio perché tutti riteniamo necessario mettere in rete i territori della valle incantata, da Papigno a Torre Orsina a Marmore, per esaltare anche il turismo scolastico. Non solo ho votato l’atto, ma ho ringraziato l’associazione “Il Castello” presieduta la Luigi Ascani, nella speranza che  Papigno ritorni presto ad essere il Paradiso d’Europa”.  
“La valle incantata” è  il primo documentario realizzato da Franco Passalacqua, ideatore del progetto “I Plenaristi nella Valle del Nera” che evidenzia l’attività dei pittori europei che nel 1700 e  nel 1800 hanno dipinto en plen air la valle ternana.
“La realizzazione del progetto Percorso Corot Papigno, porterà alla luce l’importanza del borgo che è stato una pagina importante della storia dell’arte”.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA