Comunità incontro e Sipad lanciano “gli stati generali” sulle patologie legate alle dipendenze

Comunità incontro e Sipad lanciano “gli stati generali” sulle patologie legate alle dipendenze
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Giovedì 6 Maggio 2021, 20:14

AMELIA - "Il tempo è scaduto ed ora più che mai è necessario fare squadra per affrontare il tema delle dipendenze".

Comunità Incontro e Sipad, la società italiana patologie da dipendenza hanno deciso di scendere in campo. Lo fanno con una unica voce per avviare un confronto concreto sul tema. Lanciano una due giorni sulle patologie legate alle dipendenze dal titolo “Integrazione e collaborazione: Il processo di presa in carico globale serd e comunità terapeutiche” che si svolgerà a Molino Silla il 24 e 25 settembre.

Una sorta di “stati generali” dedicati alle dipendenze che, per la prima volta in Italia, vedrà discutere intorno ad un tavolo le maggiori società scientifiche di ricerca nell’ambito delle patologie da dipendenza, le principali associazioni del privato accreditato, gli operatori delle strutture terapeutiche e i rappresentanti politico-istituzionali.

In queste settimane si è tornati a parlare di dipendenze e tossicodipendenze con una serie di incontri istituzionali.

Dall’audizione in commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza ai due incontri promossi da Forza Italia e Fratelli d’Italia al Senato e alla Camera. 

A questi ultimi due appuntamenti ha preso parte anche la Comunità Incontro che, insieme ai rappresentanti delle principali realtà terapeutiche italiane, ha colto l’occasione per lanciare un appello a istituzioni e governo centrale, affinchè venga rafforzato il dialogo con gli operatori del settore e siano prese decisioni concertate e pertinenti con lo scenario attuale. “Il DPR 309/1990” il testo unico che dovrebbe fornire agli attori sociali che operano in questo campo tutte le disposizioni necessarie a combattere la battaglia delle dipendenze - dice Giampaolo Nicolasi, capostruttura della Comunità Incontro intervenuto questo pomeriggio alla Camera - è fermo da trent’anni. È ormai obsoleto ed è doveroso aggiornarlo per ripensare l’intero sistema dei servizi e degli interventi che riguardano la prevenzione, la cura e la riabilitazione delle patologie da dipendenza. Così come da oltre dieci anni sono fermi i lavori della conferenza nazionale sulle droghe che per legge dovrebbe essere convocata ogni tre anni”.

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