La Comunità Incontro: «Mille tamponi a chi lavora a contatto col pubblico»

La Comunità Incontro: «Mille tamponi a chi lavora a contatto col pubblico»
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Venerdì 20 Novembre 2020, 21:24

AMELIA - Mille test rapidi tra sierologici e tamponi antigenici riservati alla fascia della popolazione amerina più esposta al rischio contagio come artigiani, commercianti, bancari, impiegati pubblici e delle poste che svolgono attività all'interno del comune a stretto contatto con il pubblico

E' lo screening promosso dalla Comunità Incontro onlus. L’iniziativa si svolge in collaborazione con il Comune di Amelia e il distretto sanitario locale della usl Umbria 2 e per sottoporsi al test anti covid-19, coloro che appartengono al target indicato, possono scaricare il modulo dal sito della Comunità Incontro, compilarlo e successivamente contattare la segreteria ai numeri 0744 977201 - 0744 977208 per prenotare l’appuntamento. I moduli possono essere scaricati anche sul profilo facebook della Comunità  e sul sito istituzionale del Comune di Amelia oppure ritirati direttamente nelle farmacie e nelle edicole di Amelia e nella sede del comune.

I test verranno eseguiti a partire da lunedi 23 novembre nel parcheggio di Molino Silla in modalità drive in.

Il servizio sarà a cura del personale sanitario e infermieristico della Comunità Incontro, coordinato da Piero Pierucci, medico infettivologo e direttore sanitario della struttura. Una volta effettuato il test, l’elenco delle persone che prenderanno parte allo screening, con l’esito sia positivo che negativo, verrà trasmesso alle autorità competenti per tutti gli ulteriori accertamenti e il relativo tracciamento.

E’ questo il contributo concreto che la struttura terapeutica fondata da Don Pierino Gelmini intende offrire al proprio territorio per fronteggiare l’emergenza Covid nei giorni in cui in Umbria si attende il picco dei contagi.

“La nostra - dice il capostruttura Giampaolo Nicolasi - è una realtà votata all’accoglienza e alla cura e in un momento di grande emergenza per la salute dei cittadini è doveroso assicurare alle istituzioni e alle autorità sanitarie il nostro supporto: mettendo a disposizione di un territorio che è parte integrante della nostra mission comunitaria e dei valori che ci rappresentano, risorse, professionalità e spirito di collettività”.

Già ad ottobre, alla ripresa della pandemia, la Comunità Incontro ha alzato la soglia di attenzione, adottando nuovamente nelle proprie sedi comunitarie il protocollo anti contagio redatto ad inizio pandemia e risultando fino ad oggi un modello di riferimento nella lotta al virus in un contesto altamente vulnerabile.

"Una seconda ondata pandemica che sta mostrando uno scenario devastante anche nel mondo delle dipendenze - aggiunge Nicolasi - segnato da un forte aumento dell’uso di sostanze, alcool e mix di farmaci da parte dei giovani, in particolare minori. Un’emergenza nell’emergenza e l’Umbria è sempre più una regione “attenzionata” per l’elevato consumo di sostanze, come nei giorni scorsi ha confermato il questore di Perugia, Antonio Sbordone. Uno scenario preoccupante che si sta manifestando nel silenzio delle istituzioni e del Governo centrale, che da anni ignorano le problematiche delle dipendenze come dimostra lo stallo relativo alla legge DPR 309/90, la normativa di riferimento sulle droghe che da 30 anni attende un adeguamento".

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