Cittaslow international assemblea a Orvieto. Si parlerà del progetto "Metropolis" il buon vivere applicato alle grandi città

Cittaslow international assemblea a Orvieto. Si parlerà del progetto "Metropolis" il buon vivere applicato alle grandi città
di M.R.
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Martedì 7 Giugno 2022, 12:49 - Ultimo aggiornamento: 8 Giugno, 07:14

Un progetto dedicato espressamente alle grandi città. E' "Metropolis" il progetto Cittaslow Internationale che sarà presesentato a Orvieto all'interno della l’Assemblea Generale che si terrà al Palazzo del Popolo nei giorni 10, 11 e 12 giugno, e nella quale sono attesi circa 200 sindaci. 

Una anticipazione sul progetto l'ha offerta, lunedì 6 giugno, presso la sede di Cittaslow International al Palazzo dei Sette di Orvieto, Pier Giorgio Oliveti, Segretario Generale di Cittaslow International.

All’appuntamento internazionale sono attesi circa 200 Sindaci di altrettante cittaslow che, malgrado le difficoltà per i viaggi ancora presenti in alcuni paesi, ad esempio la Cina, giungeranno ad Orvieto dove, tra l’altro, sarà presentato in anteprima mondiale il progetto “CittaSlow Metropolis". 

Ad aprire i lavori dell’Assemblea, Venerdì 10 giugno alle ore 16 sarà infatti il Presidente di Cittaslow e Sindaco di Asolo, Mauro Migliorini, con la tavola rotonda sul tema “Cittaslow Metropolis, il laboratorio del futuro” una contraddizione che fa scuola: quando e come la metropoli adotta le qualità slow. Modera Pier Giorgio Oliveti, Segretario Generale di Cittaslow International. Ingresso libero fino esaurimento posti, nel rispetto prescrizioni Covid. 

Tra i partecipanti: Tunç Soyer - Sindaco di Smirne, Vicepresidente Cittaslow e Coordinatore della Rete Nazionale Turca di Cittaslow, Walter Ganapini - ambientalista, docente e ricercatore italiano, membro onorario del Comitato Scientifico dell’Agenzia europea dell’ambiente, Sohn Dehyun - Accademico dell’Università di Seoul, Coordinatore della Rete Coreana di Cittaslow, Giacomo Degli Antoni - professore di Economia politica e delle relazioni internazionali presso l’Università di Parma, Giuseppe Roma – architetto, membro del Comitato scientifico di Cittaslow, Presidente della Rur/Rete urbana delle rappresentanze.

«Con la presentazione ad Orvieto in prima mondiale del progetto pilota su tre quartieri di Smirne (Turchia) denominato ‘Cittaslow Metropolis’ – ha spiegato il Segretario generale di Cittaslow, Piergiorgio Oliveti – dopo due anni si completa il progetto per portare il ‘buon vivere’ dalle piccole e medie città alle metropoli. Un grande successo a trazione italiana che si sviluppa nel mondo. Si tratta di un nuovo metodo ad hoc per le grandi città con griglia valoriale slow, la partecipazione dei cittadini e degli stakeholders, per una scelta relativa ai bisogni puntuali di quartiere, diversi tra le diverse realtà. Di qui le azioni concrete con progetti Cittaslow in ogni campo, scelti e codecisi dagli abitanti dei quartieri».

Sabato 11 mattina, i Sindaci associati a Cittaslow daranno vita all’Assemblea generale alla quale sono iscritti circa 160 sindaci e delegati provenienti da: Corea, Germania, Polonia e Brasile. Ospite speciale l’architetto Vicente Guallart proveniente da Barcellona (Spagna).
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Secondo il progetto Cittaslow Metropolis il buon vivere nella grande città, la fase post pandemia ha evidenziato a livello internazionale l’importanza e l’urgenza di inserire la variabile dipendente “slow” nelle politiche per la qualità urbana, ad ogni livello.

Poiché Cittaslow significa progettare e realizzare un futuro positivo, comunità, pace e attività quotidiana sostenibile, malgrado i segnali di crisi strutturale che caratterizzano l’epoca contemporanea e il modello economico e sociale imperante ormai esausto, in questa occasione è possibile immaginare e realizzare un futuro di qualità e non invasivo per il pianeta. Oggi il movimento Cittaslow nato nel 1999 in Italia e ormai diffuso in circa 300 città in 31 paesi, è quindi un riferimento per gli ambienti accademici e tecnici a livello mondiale che si avvicinano alla “lentezza positiva” nel pianificare, realizzare e gestire le città.

Avviato da circa cinque anni con alcune sperimentazioni in Barcelona, Busan,Bruxelles, Taipei e oggi Smirne, il progetto di Cittaslow International Cittaslow Metropolis, vuole coinvolgere le metropoli e le periferie con l’obiettivo di presentare un modello urbano più “lento”, più umano, più sicuro e più orientato alle persone. Al suo interno infatti vi è il programma Cittaslow Neighborhood, un progetto mondiale realizzato in collaborazione con la municipalità metropolitana di Smirne che si ispira ai principi di: impegno civico, dati scientifici, integrazione sociale, beneficio sociale, interazione sociale e filosofia slow. L’idea iniziale del progetto Cittaslow Metropolis è quella di cogliere la sfida e trasferire progetti per il “buon vivere” dai piccoli paesi ai quartieri delle grandi metropoli. Lentamente questo processo sta prendendo forma e, sebbene ogni realtà abbia la propria identità e il proprio spirito, le città metropolitane in diverse parti del mondo affrontano problemi simili. Uno stile di vita incentrato sulla velocità e sui consumi pone, a partire dal tema della mobilità ovunque crescente, temi di fondo legati alla quali della vita che specie nelle realtà metropolitane e soprattutto per le persone svantaggiate, è diventata una grande lotta ai limiti del parossismo e dell’alienazione individuale e sociale.

Di qui il contributo di Cittaslow per progetti e scambio di buone pratiche come creare quartieri dove i bambini possano giocare davanti alle loro case, dove poter raggiungere in 15/30 minuti a piedi la scuola, il lavoro, i centri sanitari, il mercato, i negozi, le aree verdi e i trasporti pubblici. La cosiddetta mobilità ridotta è uno dei maggiori vantaggi di poter soddisfare i bisogni primari delle persone nei propri quartieri è, come si sta osservando nelle città che sviluppano simili pratiche a scala di quartiere, con la diminuzione della mobilità diminuiscono le ore trascorse nel traffico, le emissioni di carbonio, l’inquinamento atmosferico, il rumore e lo stress.
 

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