PERUGIA - I carabinieri negli spogliatoi. Per permettere alla terna arbitrale di rientrare negli spogliatoi e di poter poi riprendere il secondo tempo. E il tutto dopo essere stato, l’arbitro, preso a manate sul mento da un giocatore appena espulso.
Un delirio, successo a Piccione e che alla società che milita nel campionato di Promozione costerà moltissimo in termini economici e di squalifica. La mano del giudice sportivo, l’avvocato Marco Brusco, è stata infatti molto pesante. Anzitutto cinquecento euro di multa «perché, al termine del primo tempo, soggetto riconducibile alla società Piccione (presentatosi come custode) unitamente all’allenatore della medesima società (sanzionato a parte) tentava, con fare aggressivo e minaccioso di impedire alla terna arbitrale il passaggio verso gli spogliatoi. Gli animi si scaldavano, tanto che il direttore di gara si vedeva costretto a richiedere l’intervento dei carabinieri. Prima dell’inizio della ripresa, all’atto di controllare l’efficienza della rete di porta, un assistente arbitrale veniva apostrofato con reiterati insulti e minacce da alcuni tifosi del Piccione. Al termine della partita, inoltre, mentre gli ufficiali di gara - scortati dai carabinieri - lasciavano l’impianto sportivo, venivano fatti oggetto, da parte di una trentina di tifosi del Piccione, di reiterati insulti e minacce».
L’allenatore del Piccione, Giordano Presciutti, è stato squalificato per un mese. Mentre un giocatore del Piccione dovrà stare lontano dai campi per oltre un anno: Francesco Cetra tornerà a giocare soltanto il primo novembre del 2023 perché « al 49º dei primo tempo, colpiva violentemente con un calcio un avversario impedendogli di partire in
contropiede. Ricevuto il cartellino rosso si avventava contro l’arbitro ed, in modo violento, lo colpiva con una manata all’altezza del mento. Il colpo non provocava forte dolore al direttore di gara solo perché questi,cercando di schivare il colpo, allontanava il viso dall’aggressore. Prima di lasciare il campo, inoltre, si dimenava in maniera aggressiva per cercare di raggiungere nuovamente l’arbitro ma veniva fermato ed allontanato da alcuni compagni di squadra. (V. art. 35 cgs). Si specifica che, ai sensi dell’art. 35 comma 7 CGS, detta sanzione va considerata ai fini dell’applicazione delle misure amministrative, finalizzate al contrasto degli episodi di condotta violenta nei confronti degli ufficiali di gara, come previsto dal Consiglio Federale della FIGC - C.U. n.256/A del 27.01.2016».
Non finisce qui, dal momento che altri due giocatori, Riccardo Checcarelli e Tommaso Corbucci, sono stati squalificati per tre giornate ciascuno.