Scontri al Curi, caccia anche sui social per stanare i violenti. L'ipotesi per la rissa

Un estratto del video che sta facendo il giro del web sugli scontri di sabato
di Michele Milletti
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Lunedì 5 Febbraio 2024, 07:00
PERUGIA - Caccia ai colpevoli. La rissa circa un’ora prima di Perugia-Rimini, con i tifosi di casa e i romagnoli a prendersi a calci e pugni per qualche minuto all’altezza del cavalcavia di via Pietro Conti, deve essere ricostruita in ogni passaggio e nel riconoscimento dei responsabili e partecipanti alla zuffa. Anche attraverso il monitoraggio dei social, oltre alla raccolta di testimonianze e all’incrocio dei filmati delle telecamere di sicurezza in zona con il video pubblicato anche online degli scontri.
Per questo motivo, contestualmente ad assicurare assieme alle altre forze dell’ordine che dentro e fuori il Curi non accadessero altri scontri, dal pomeriggio di sabato gli investigatori della digos (diretti da Giovanni Di Biase) hanno avviato le indagini per capire da chi e come si è originata la rissa.
Con il passare delle ore, l’ipotesi principalmente presa in considerazione sarebbe quella di un episodio improvviso, senza che si fossero manifestate particolari avvisaglie. Secondo alcune testimonianze, che ovviamente sono ancora al vaglio, gli scontri potrebbero essere nati da un’iniziativa di una frangia di tifosi ospiti, arrivati al Curi con quattro furgoni, e che mentre raggiungevano l’ingresso P5 riservato ai tifosi ospiti, approfittando anche del traffico pre partita avrebbero deciso di scendere e aggredire e infastidire chi in quel momento stava raggiungendo il Curi.
Tutto però è avvenuto a relativa vicinanza rispetto agli ultras perugini, che come di consueto si trovavano in zona piazza Umbria jazz-ingresso stadio fin già da un paio d’ora prima dell’inizio del match, e che dunque anche a seguito dello scoppio di un petardo avrebbero velocemente raggiunto i tifosi ospiti venendo a contatto con loro fino all’arrivo immediato della polizia che ha disperso i tifosi di casa e rimesso sui mezzi quelli ospiti poi immediatamente portati nel parcheggio ospiti. 
«È inaccettabile il comportamento da incivili di gruppi contrapposti di tifosi, che sono venuti in contatto creando il caos e mettendo a repentaglio l’incolumità dei colleghi presenti. Poliziotti che erano lì per compiere il proprio lavoro, ovvero tutelare tutti i tifosi e garantire il regolare svolgimento della partita, che dovrebbe essere un bel momento di sport e di fair play». A dirlo, esprimendo solidarietà agli uomini e delle donne in divisa, è Giacomo Massari, segretario provinciale del sindacato Siap. Secondo Massari c’è stato il «rischio che qualcuno potesse farsi male sul serio e non solo tra gli agenti».
DASPO IN ARRIVO 
Solo un mese e mezzo fa, prima di Natale, c’era stata la rissa con i tifosi del Cesena. Proprio per i fatti dello scorso 23 dicembre, secondo quanto si apprende, sarebbero in arrivo i primi Daspo da parte del questore Fausto Lamparelli.
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