Perugia per Formisano battesimo di fuoco. Out Angella, Iannoni, Seghetti, Lisi e Vazquez

Al Curi (ore18,30) arriva la capolista Cesena scortata da più di mille tifosi

Formisano esordisce stasera contro il Cesena
di Antonello Ferroni
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Sabato 23 Dicembre 2023, 08:49 - Ultimo aggiornamento: 09:23
PERUGIA Una sorta di fuori campionato, una finale, una gara da dentro o fuori da vincere (e non da pareggiare), in ultima istanza da perdere vendendo cara la pelle qualora gli avversari si dovessero confermare quella corazzata che si sono dimostrati sino ad oggi mettendo la bellezza di 13 punti tra loro e i grifoni, il tutto in attesa di cominciare a gennaio un altro campionato. Eccola Perugia-Cesena (fischio d’inizio ore 18,30 al Curi) alla vigilia di Natale, al giro di boa ed al culmine della settimana del ribaltone in panchina da Francesco Baldini ad Alessandro Vittorio Formisano che trasformerà il Perugia in qualcosa d’altro. Cosa? Difficile saperlo prima di essersi messi alla prova sul campo, subito contro i più forti in un battesimo del fuoco che, mal che vada, avrà enorme utilità in prospettiva. 
Ma provate a immaginare cosa potrebbe succedere se invece questa sfida il Perugia, il cui organico è composto in buona parte da giocatori di B, riuscisse a vincerla. Senza guardare la classifica (per ora non se ne deve parlare) rilancerebbe però con forza le certezze e le prospettive. Almeno a livello psicologico riaprirebbe il campionato. Ecco perché c’è da augurarsi che in questi tre giorni di lavoro, il più giovane tecnico del panorama professionistico italiano sia riuscito a trasmettere al Perugia almeno in parte i suoi dettami, per certi versi opposti rispetto a quelli del pur bravo Baldini, oltre ad uno spirito rinnovato. Formisano, che alla vigilia ha preferito restare in silenzio dopo la convincente presentazione, non può avere avuto il tempo di completare la sua rivoluzione per il debutto tra i pro, potrà farlo dopo Natale grazie alla sosta. Ma intanto oggi il Curi potrebbe vedere all’opera un Perugia più simile a quello che sfiorò la A tre anni orsono agli ordini di Alvini, una squadra che andrà ad aggredire l’avversario (alta o bassa lo diranno le circostanze) in tutte le zone del campo nel preciso intento di non farlo ragionare e di tenere più possibile il possesso palla.
Non sarà facile e dovrà bastare il memorandum che segue per dare un’idea di quanto sta facendo il rullo compressore di Toscano: dopo 18 turni la capolista ha l’attacco-record tra i pro con 41 gol segnati, la bellezza di 15 marcatori diversi, regina del girone per reti dei subentrati (6), scatenata nei primi 15’ di gioco (8 gol) e squadra i cui punti arrivano da più giocatori decisivi (ben 11 hanno portato almeno 1 punto). 
La svolta tattica di Formisano dovrebbe comportare il passaggio alla difesa a tre nonostante il forfait della vigilia di Angella (assenti anche Iannoni e Vazquez per infortuni, Seghetti e Lisi per squalifica). Chi dovesse avere perplessità numeriche sull’organico sappia che Formisano si fida a occhi chiusi dei centrali Viti e Souarè, chiamati dalla Primavera al pari degli attaccanti Polizzi e Lomangino. Toccherà a Morichelli, Vulikic (al centro) e a Dell’Orco, anche se la difesa a quattro resta un’opzione per il possibile 4-2-3-1, magari in corso d’opera. Le scelte? Tutte da vedere. Sulle fasce giocando a tre potrebbe toccare a Paz e Bozzolan, in mezzo tornerà Kouan probabilmente vicino a Bartolomei. Santoro (mezzala o trequarti?) sarà l’ago della bilancia della fase offensiva, in attacco dovrebbero partire Matos e Ricci ma non si esclude Cudrig con tre uomini alle spalle. 
Per il big match di stasera si sfioreranno le 4mila presenze. Annunciati in 3859: 1125 i tifosi ospiti, 2022 abbonati e 721 biglietti dei tifosi biancorossi sono stati venduti fino a ieri sera. Oggi botteghino aperto. Tra gli anticipi di ieri pesa la vittoria della Carrarese a Pontedera (1-2), ora a più quattro sul Perugia.
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