Follia al Curi, scaraventano un seggiolino in campo vicino ai giocatori: tifosi dicono addio allo stadio anche per 2 anni

La questura di Perugia
di Egle Priolo
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Venerdì 22 Dicembre 2023, 08:32

PERUGIA - Fumogeni sugli spalti e lancio di un seggiolino in campo. Che non è lo scooter scaraventato dalla curva a San Siro, ma è il motivo per cui adesso sei tifosi dovranno star lontani dagli stadi anche per due anni.
Lo impongono i sei provvedimenti di Daspo emessi dalla questura dopo quanto accaduto al Curi il 10 settembre e il 12 novembre durante le partite del Perugia contro il Pescara e il Gubbio: una pareggiata e l'altr vinta dai giocatori in campo, mentre l'accensione di alcuni fumogeni - nel settore riservato alla tifoseria ospite e locale - e del lancio di un seggiolino in prossimità del terreno di gioco faranno perdere le partite dal vivo per diverso tempo a chi è stato beccato dalle telecamere.

Grazie alle indagini e all’attenta visione delle immagini del sistema di videosorveglianza, oltre alle riprese effettuate dalla polizia scientifica, il personale della Digos è risalito all’identità dei tifosi responsabili di condotte considerate gravi, per la presenza di altri supporter nei settori in cui sono stati accesi i fumogeni e la vicinanza ai calciatori nel punto in cui è stato lanciato il seggiolino. Insomma, un pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica e il questore Fausto Lamparelli ha firmato i sei Daspo: i tifosi identificati sarà vietato l’accesso alle manifestazioni sportive – di calcio, di Coppa Italia, di coppe internazionali e di campionato - per un periodo che varia da 1 a 2 anni, in base alla gravità delle singole condotte.
Ai destinatari dei provvedimenti sarà, come noto, interdetto – a partire da due ore prima e fino a due ore dopo la conclusione della manifestazione sportiva – l’accesso e lo stazionamento in un’area entro i 400 metri di distanza dai luoghi antistanti lo stadio, le stazioni ferroviarie interessate dall’arrivo o dalla partenza dei tifosi, i parcheggi pubblici degli impianti sportivi, i luoghi di allenamento e i ritiri delle squadre di calcio, nonché, in un’area a meno di 200 metri di distanza dagli altri luoghi interessati alla sosta, al transito o al trasporto dei tifosi o sostenitori.

E violare le disposizioni può costare la reclusione da uno a tre anni e una multa tra i 10mila e i 40mila euro.

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