Buona (quasi) la prima: riaperto il mercato settimanale di Narni Scalo

Il mercato settimanale di Narni Scalo
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Venerdì 24 Aprile 2020, 17:13

Il primo mercato settimanale è stato riaperto oggi, stamattina, a Narni Scalo. Solo banchi alimentari, come parlava l’ordinanza del sindaco, e quindi pochi commercianti, pochi “spazzini” come qualcuno li chiama. Uno spiegamento di forze della protezione civile e dei vigili urbani si sono incaricati di far mantenere le distanze, le regole, l’applicazione delle mascherine al volto. Ma i clienti sono stati pochi: “Questo non è un mercato – spiega Rino, venditore di frutta e verdura, che è di Viterbo – è solo la speranza a farci alzare presto la mattina per venire in questa piazza; senza di quella avremmo fatto meglio a rimanere a casa”. Pochi incassi ma sempre qualcosa per movimentare i guadagni e i fornitori dopo un paio di mesi di stop. Nel banco della porchetta, lo squisito animale croccante è quasi per intero ancora sul banco, in bella vista: ” Lo vede da solo – dice la commerciante, alla quale non manca comunque l’allegria e lo spirito – speriamo che già dalla prossima settimana vi sia un aumento di clienti, che inizino a ricordarsi di noi. D’altra parte dopo un paio di mesi si cambiano anche le abitudini. Oggi ne è l’esempio”. Ma negli otto banchi, per solito sono una trentina, non c’è affollamento ed anche il parcheggio è facilissimo da trovare. Il sindaco Francesco De Rebotti se lo aspettava: “Riprenderemo piano piano anche questo è stato un atto di coraggio per i nostri concittadini che devono, ed hanno, rispettato le regole; coraggio anche verso i commercianti, che non vogliamo perdere per far ritornare il mercato settimanale tra i più frequentati della provincia”. Non tutti i narnesi tra l’altro sapevano della riapertura nonostante che il Comune abbia fatto di tutto per portare a conoscenza dell’iniziativa. De Rebotti loda pure Protezione Civile e Vigili Urbani che “hanno assistito operatori e cittadini nella consegna dei dispositivi e nella corretta fruizione dei banchi alimentari. Che sono stati distanziati par garantire le corretta applicazione del distanziamento sociale. Dovremmo abituarci a questi nuovi comportamenti, sempre di più, con scienza e coscienza”.

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