Borgo Rivo, furti a raffica «Colpa delle strade buie»

Borgo Rivo, furti a raffica «Colpa delle strade buie»
di Paolo Grassi
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Venerdì 6 Marzo 2020, 15:56

Notti buie e, di conseguenza, pericolose. Un'intera via tutta priva di luce per quasi un chilometro. In una zona dove stanno venti villette, con altre che se ne stanno costruendo. Ne perde la sicurezza, visto che i residenti segnalano la presenza di notte di persone poco raccomandabili e visto che negli anni quelle villette hanno subito più volte dei furti, resi più agevoli proprio dall'oscurità. Succede in strada di Piedimonte, dal bivio per le Cinque strade, sopra a Borgo Rivo, fino all'incrocio con Strada Santa Maria della Rocca.
«Da anni chiediamo più sicurezza e dei lampioni dicono gli abitanti - ma nessuno è mai andato oltre le promesse». Tutto va avanti dal 2014, con una petizione firmata dagli abitanti delle villette. «Lettera morta, nonostante incontri con assessori, istituzioni e anche con la questura per chiedere telecamere di videosorveglianza». Alcuni residenti sono stati pure visitati dai ladri, anche più di una volta. Una famiglia, poi andata via da lì, si ritrovò faccia a faccia con malintenzionati entrati in casa che li aggredirono e li mandarono all'ospedale.
«Io ho subito due furti dice Giuliano Vano e in uno di questi mi hanno pure portato via la macchina. Ho messo le inferriate alle finestre, così io sto in galera dentro casa e i ladri stanno in giro». La stessa cosa è successa a Gianni Cherubini: «Io pure, ho avuto i ladri due volte. Abbiamo chiesto tante volte più sicurezza e più illuminazione. Stiamo al buio. Delle cinque strade, la nostra è l'unica senza luci. Le altre, i lampioni li hanno». A ricordare anni di richieste, è anche Cesare Di Bucci: «Sappiamo che su Terni la Regione aveva stanziato 180 mila euro per la videosorveglianza. Abbiamo chiamato assessori e rappresentanti delle istituzioni a mostrare loro la situazione. Ci hanno detto che avrebbero risolto, ma non è stato mai così». Qualche anno fa, una soluzione si ipotizzò: per installare i lampioni, lavoro per 20 mila euro, era pronta a stanziarne 10 mila la circoscrizione, mentre i cittadini avrebbero messo il resto. «Ma poi il Comune dice Di Bucci ci disse di lasciar stare perché avrebbero fatto tutto con soldi pubblici. E noi stiamo ancora al buio, per di più in una strada stretta e pericolosa e con il rischio di furti. Siamo costretti, di notte, a tenere le luci accese in casa». Gli abitanti avrebbero pure ipotizzato una possibile soluzione: «Se qualcuno fosse stato più sveglio, avrebbero concesso licenze a chi sta costruendo le nuove ville anche per mettere punti luce intorno a ogni nuova casa. Sarebbe stato risolto il problema. Nessuno ci ha pensato?».
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