Il problema è spostato, ma per le acciaierie sarebbe comunque un modo per minimizzare tagli e ammortizzatori sociali. La società delle fucine resta, comunque, a rischio e alcuni voci la vogliono non più autonoma, ma interna ad Ast. Andrebbe in questa direzione il ”declassamento” di una decina di dirigenti (gli ultimi assunti, secondo voci ufficiose) a quadri, fatta nei giorni scorsi dall’ad Lucia Morselli. Altre voci sostengono che, per completare questo quadro, manca un tassello: la messa in vendita di Aspasiel. Potrebbe essere invece un buona carta da mettere sul tavolo della trattativa, invece, il trasferimento, - in realtà annunciato da tempo e ancora non realizzato - della linea 5 di Torino che qui diventerebbe linea 6 e che farebbe lavorazione a freddo. E’ vero che questo piano ricalcherebbe molto quello annunciato da Pucci e c’è chi sostiene che i tedeschi potrebbero averlo del tutto ribaltato. Le incognite, dunque, restano tante. Anche se, sempre stando ad alcune indiscrezioni, il muro di Essen si sarebbe ammorbidito. Non è detto che domani i dirigenti della Thyssen - come temono i sindacati - presenteranno a palazzo Chigi il piano già pronto e blindato. Potrebbe essere solo il primo incontro, interlocutorio, su cui lavorare in collaborazione con le parti.
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