«Allarme truffe, in Umbria un fenomeno in crescita». Il criminologo Caccetta: ci si difende così. Attenti ai telefoni fissi

In Umbria truffe in crescita
di Ilaria Bosi
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Giovedì 7 Settembre 2023, 08:50

Truffe agli anziani, Umbria sotto attacco. Da Spoleto a Città di Castello, passando per Perugia, Foligno, Terni e Orvieto, preoccupa l’escalation di episodi registrati negli ultimi mesi. Un trend coerente con l’impennata di truffe registrata durante e dopo il Covid su tutto il territorio nazionale e che, secondo gli esperti, si attesterebbe su dato allarmante: +30 per cento. A finire nella rete sono perlopiù persone in là con gli anni, anche se non è sempre così. Francesco Caccetta, presidente dell’Associazione italiana Controllo di vicinato e vice presidente del sindacato Cc Unarma, è autore di diverse pubblicazioni sul fenomeno delle truffe.
Perché dopo il Covid c’è stata un’impennata di questo fenomeno anche in Umbria?
«Perché durante la pandemia tante persone, che prima magari avevano poco a che fare con la tecnologia, si sono avvicinate alla rete, anche per effettuare acquisti e operazioni bancarie. Hanno preso dimestichezza e si è ampliata la platea dei potenziali bersagli. Il resto è semplice, i criminali fiutano dove fare affari».
Le truffe telefoniche, a partire da quella del finto incidente, sono sempre più diffuse. Come nascono?
«Si tratta di truffe strutturate e organizzate, che fanno leva principalmente sull’assedio psicologico e molto spesso, purtroppo, vanno a buon fine».
Le vittime sono sempre persone anziane?
«Sono certamente il bersaglio più vulnerabile, ma non l’unico. Nessuno può considerarsi esente da certe situazioni, perché purtroppo scattano meccanismi psicologici difficilmente controllabili quando si entra nella sfera dell’emotività e, ad esempio, si paventa un incidente o qualche altra situazione imprevista che coinvolge un familiare stretto».
Cosa fare?
«Andrebbe innanzitutto eliminato il telefono fisso, che è il mezzo principale attraverso cui vengono selezionate le potenziali vittime. In rete sono disponibili gli elenchi telefonici, da cui è possibile attingere informazioni che per i truffatori si rivelano preziose. Consiglio sempre di acquistare alle persone anziane un telefono cellulare che sia alla loro portata, magari con i tasti grandi, e di eliminare il fisso».
Come vengono selezionate le vittime?
«Ci sono dei veri e propri centralini che si occupano di contattare i potenziali bersagli. Si cerca tra gli intestatari di utenze fisse perché è la cosa più facile: perlopiù si tratta di persone in là con gli anni e grazie agli elenchi è possibile circoscrivere la zona e avere l’indirizzo preciso dell’intestatario».
Come ci si deve muovere nel caso si riceva una telefonata del genere?
«Bisogna riagganciare subito e chiamare il 112, utilizzando però un cellulare, perché dal fisso resta agganciato l’altro interlocutore, senza magari che la vittima ne abbia contezza».
Quali sono le altre cose da tenere presenti?
«Innanzitutto che le forze dell’ordine non chiedono mai denaro, tantomeno gioielli, né è verosimile che si chieda una sorta di cauzione in denaro, anche da parte di un avvocato, per liberare qualcuno che è in qualche guaio giudiziario imprevisto. La formula della cauzione non esiste proprio in alcun caso e questo va tenuto ben presente».
Altre vie d’uscita da quelle conversazioni?
«Di solito i malfattori tengono la vittima impegnata sia sul telefono fisso che sul cellulare, proprio per impedire di contattare qualcuno. Se ci si trova in una situazione del genere, è opportuno uscire in strada e chiedere aiuto a un vicino».
E se si cade nella rete?
«Bisogna subito fare denuncia, anche nei casi di tentativi falliti. È molto importante, anche ai fini della prevenzione, avere contezza di quello che accade nel territorio».
I vicini come possono essere d’aiuto?
«Non abbassando mai la guardia e cercando di fornire informazioni qualificate.

A volte basta annotare un numero di targa, fare una foto: queste sono le informazioni qualificate sulla scorta delle quali le forze dell’ordine possono lavorare in modo più tempestivo per arginare questi fenomeni, che sono veramente crudeli».

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