Tim, le nuove cabine sono digitali: hub per le smart city

Dal prossimo anno l'installazione in 14 Comuni di 2.500 postazioni hi-tech con servizi di infotainment: avranno un pulsante speciale “Women+” per lanciare l’allarme in caso di pericolo

Tim, le nuove cabine sono digitali: hub per le smart city
di Mario Baroni
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Mercoledì 18 Ottobre 2023, 14:24 - Ultimo aggiornamento: 19 Ottobre, 06:56

A volte ritornano. Sono le cabine telefoniche, ma non saranno più quelle della nostra memoria personale e collettiva.

Ci eravamo abituati a vederle in vecchi film, o nelle fotografie del passato. Nella realtà delle nostre strade erano scomparse o quasi. In realtà ce ne sono ancora 15mila in corso di dismissione. E allora perché annunciare il loro ritorno? A che cosa possono servire le cabine telefoniche quando tutti abbiamo (almeno) uno smartphone che ci tiene connessi 24 ore al giorno con fonia e dati? La risposta viene da Tim, che in collaborazione con Urban Vision, ha deciso di proporre in tredici città italiane le nuove “cabine digitali”. Rappresenteranno per i cittadini una vera e propria “stazione intelligente” per accedere a servizi di infotainment, pagamenti digitali e ticketing, per ricaricare smartphone ed effettuare chiamate gratuite verso numeri fissi e mobili nazionali. Servizi e contenuti digitali disponibili “on the road” che si propongono di rendere le città del futuro più vivibili e più sicure, anche attraverso un servizio di videosorveglianza che rendono le postazioni un importante presidio per la sicurezza di fronte a situazioni di potenziale rischio.

SOS SOCIALE

Tra le novità anche il tasto “Women+”, con il quale sarà possibile accedere in tempo reale a un servizio di supporto con operatore per segnalare, gestire e assistere la persona che ne faccia richiesta. Si tratta di una funzionalità a valenza sociale che mette a disposizione della collettività uno strumento di contrasto agli episodi di violenza nei confronti delle donne o dei fenomeni di microcriminalità. Una iniziativa in linea con il più ampio progetto di Tim “La parità non può aspettare” contro il gender gap. «L’innovazione è la chiave per offrire soluzioni più efficienti e portare benefici concreti alla collettività – ha commentato Pietro Labriola, amministratore delegato di Tim – con questo progetto trasformiamo la cabina tradizionale, nata negli anni ’50, in uno sportello multiservizi di nuova generazione che contribuirà a rendere le nostre città più sostenibili. Abbiamo così colto l’opportunità di dare una seconda vita a una parte del nostro patrimonio, ormai superato dalle nostre abitudini, per farlo evolvere e diventare anche un importante presidio di sicurezza per le donne in situazioni di pericolo. Le cabine telefoniche si trasformeranno così in uno strumento a disposizione dei cittadini e che conferma il nostro impegno per l’inclusione, di genere e sociale, nell’era delle smart city». Apripista del progetto sarà il Comune di Milano, a partire dal prossimo anno. D’altronde proprio a Milano venne installata la prima cabina telefonica stradale in Italia, in piazza San Babila. Era il 10 febbraio 1952. La struttura in metallo e vetro è una caratteristica che restò pressoché invariata nel corso dei decenni successivi. In precedenza, i telefoni pubblici erano quasi esclusivamente installati nei Posti Telefonici Pubblici, oppure venivano ospitati presso esercizi commerciali come bar, edicole, ristoranti. “Non sei mai solo quando sei vicino a un telefono”: questo il claim utilizzato dalla Sip, alla fine degli anni Settanta, nella campagna pubblicitaria dedicata alla telefonia pubblica, in cui spiccava l’immagine di una cabina telefonica di color giallo installata all’aperto. Nel corso di quel decennio le cabine telefoniche, box in materiale metallico con ante e pareti in vetro trasparente, diventarono familiari nel paesaggio italiano. Dal giallo si passò al rosso. E da 2500 si passò a più di 33mila cabine sparse in tutta Italia.

Pietro Labriola, amministratore delegato di Tim

CULTURA E TURISMO

Oggi quelle cabine resteranno un ricordo, sostituite da queste nuove “cabine digitali”. Una opportunità in più per rendere sempre più fruibili e sostenibili le vie e le piazze della città. Un’occasione di servizio in più da parte anche dell’amministrazione municipale verso i cittadini. Rilevante sarà il supporto alla cultura, al turismo ed alle informazioni istituzionali che in tempo reale il Comune vorrà fornire a chi vive la città sull’offerta di cinema, teatri, musei, concerti ed eventi, fino all’acquisto dei biglietti. E ancora sarà possibile scegliere un ristorante, prenotare un taxi, verificare le previsioni meteo e orari dei mezzi di trasporto, ottenere informazioni sulla viabilità. Caratterizzate da un design completamente rinnovato, le cabine digitali rappresentano un presidio evoluto e inclusivo, con applicazioni sensoristiche che ne consentiranno l’uso anche alle persone con disabilità. Dopo Milano altre 13 grandi città italiane, per un totale di circa 2500 “cabine digitali”. La nuova cabina si integra nel modello di smart city promosso da TIM che – grazie alle nuove tecnologie basate sull’Intelligenza Artificiale, 5G e IoT – ha l’obiettivo di realizzare spazi urbani più vivibili, sostenibili e sicuri capaci di valorizzare anche il patrimonio culturale e artistico. La progettazione delle cabine rispetta i più avanzati standard di sostenibilità che azzerano completamente l’impronta di carbonio attraverso sistemi di compensazione sul territorio locale certificati a livello internazionale.

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