«È stata più forte di me soprattutto fisicamente, questa è stata la differenza più grande -ha detto Sara Errani dopo il ko con la danese-. Lei è una giocatrice intelligente, solida, ordinata, spinge sempre la palla e non fa mai errori. Se gioca così penso possa vincere il torneo». Effettivamente per quanto visto in campo la Wozniacki è apparsa in condizioni migliori anche di quando qui a New York, nel 2009, arrivò in finale. «Mi ha battuto sotto l'aspetto fisico, c'era troppa differenza tra noi. Mi ha ammazzato, già dopo i primi tre game boccheggiavo. Ho cercato di cambiare qualcosa nel secondo set, ho provato ad essere più aggressiva a cercare più la rete ma non ci sono riuscita. Sapevo che era molto in forma, ma non così tanto...speravo sbagliasse qualcosina invece oggi non ha fatto neanche un errore. Io ho sbagliato all'inizio a giocarle troppo sul rovescio, ho provato a cambiare ma ero già un pò cotta. C'era tanto vento, ma c'era per tutte e due. Lei non ha problemi con il vento, è intelligente e sa gestirlo. È stata brava anche sotto quell'aspetto. Forse devo fare la maratona anche io...».
Ad ogni modo è stato un Us Open positivo per l'azzurra: «È stato un buon torneo, ho fatto belle partite, ho avuto buone sensazioni. Fa male perdere, ma lei è stata superiore. Spero comunque di continuare con queste sensazioni ci sono ancora tanti tornei in stagione. Ora andrò a Tokyo, Wuhan e Pechino», ha aggiunto la Errani.
Questa notte (all'1.00 del mattino ora italiana) toccherà a Flavia Pennetta, testa di serie numero 11 e semifinalista nella passata edizione affrontare la numero uno Serena Williams.