«Cosa dicono in Giappone? Non lo so, io vivo in Usa e non ho molte notizie», ha ammesso Nishikori. «Tutti i miei amici -ha raccontato dopo l'impresa con lo svizzero- si sono congratulati con me, spero che sia una grande notizia per il Giappone. È un onore fare la storia. E ho sempre amato giocare qui perché mi sento un pò a casa, essendo molto vicino a dove vivo». Nishikori è il pupillo di Michael Chang, uno dei tanti campioni del passato che hanno intrapreso la carriera di allenatore. La loro collaborazione è iniziata alla fine dello scorso anno e sta dando grandi frutti.
«Stiamo lavorando bene insieme. Lui e Dante (l'argentino Bottini, ndr) stanno lavorando molto su di me e sul mio tennis. Michael mi sta aiutando molto anche a livello mentale, mi sta dando tanti consigli su come rimanere concentrato in partita e non mollare mai. Mi ha fatto i complimenti ma mi ha anche detto che ancora non è finita, di rimanere concentrato e cercare di recuperare le forze». Nemmeno 48 ore prima dell'incontro con Wawrinka, il giapponese era stato infatti protagonista di un'altra maratona in notturna con il canadese Milos Raonic, sconfitto dopo 4 ore e 19 minuti di gioco in un match terminato alle 2.26 del mattino.
«Ero un po' stanco perché l'altro giorno mi sono addormentato alle 6 e non avevo mai avuto un'esperienza simile. Oggi avevo un pò di jet lag -ha scherzato Nishikori ripensando alla lunga notte degli ottavi di finale -. Ma oggi ho giocato quasi al 100% delle mie possibilità e vincere due partite di fila al quinto, con tutti questi tie-break, è fantastico e mi dà grande fiducia».
Nishikori è arrivato al major statunitense dopo avere sostenuto una durissima preparazione: «Sono un pò sorpreso perché prima di venire qui ho fatto tanto allenamento fisico ma non ho giocato molto a tennis. Ho iniziato a giocare qualche punto solo alcuni giorni prima del torneo», ha spiegato il 24enne, seguito in ogni torneo dello Slam dalla sua famiglia.
Il prossimo ostacolo per lui sarà il n.1 del mondo Novak Djokovic. Ma il bilancio è già più che positivo: «Il mio Us Open finora è stato fantastico, ho giocato bene ogni incontro e soprattutto gli ultimi due. Non vedo l'ora di giocare la semifinale».Il n.1 mondiale Novak Djokovic si è qualificato per le semifinali dell' Us Open battendo lo scozzese Andy Murray 7-6 (7/1), 6-7 (1/7), 6-2, 6-4.
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