Caso Sharapova, Malagò: «Sono sorpreso, ma non è il primo caso russo»

Caso Sharapova, Malagò: «Sono sorpreso, ma non è il primo caso russo»
di Redazione Sport
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Martedì 8 Marzo 2016, 14:01
«La vicenda di Maria Sharapova è un fulmine a ciel sereno, anche se non è il primo caso che accade ad un atleta russo». Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, si esprime così sulla vicenda della positività della tennista siberiana. «Come è possibile che questo tipo di farmaco proibito (il meldonoium ndr) lo prendessero atleti che fanno sport così diversi?», si domanda il numero uno dello sport italiano a margine della presentazione del ciclopellegrinaggio Loreto-Assisi-Roma avvenuta presso la sala giunta del Coni al Foro Italico-. «Questo è un brutto colpo di immagine per una atleta venerata oltre la sua grandezza legata ai risultati sportivi che già sono immensi. Sono dispiaciuto perché quando succedono queste cose di fatto è lo sport con i suoi simboli ed emblemi a perdere». «Si tratta di una vicenda che dimostra come il sistema dell'antidoping funziona. Siamo ai primi di marzo e lei è stata presa in flagrante a gennaio con grandissima tempestività -sottolinea Malagò-.
In vicende come questa dobbiamo complimentarci con chi ha trovato le prove». (segue) Nelle ultime Wta Finals, Sharapova incontrò l'azzurra Flavia Pennetta battendola ed eliminandola dal torneo. «Flavia l'ho sentita per pochi minuti ieri prima che esplodesse il caso. Ora la chiamerò per sentire cosa mi racconta», spiega Malagò. Nelle scorse ore ad affrontare la vicenda Sharapova è stato il ministro dello sport russo, Vitali Mutko, che non esclude nuovi casi di positività. «Mi occupo di cose italiane, certamente però questo fatto non aiuta un processo di riabilitazione che, fino a ieri riguardava esclusivamente l'atletica leggera, invece qui c'è un fenomeno diffuso. Aspettiamo, immagino che il ministro dello sport sappia cose che noi non sappiamo», conclude il presidente del Coni.
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