Abbiamo iniziato, pur giocando in serie B, mandando Ogbonna prima in nazionale e poi alla Juventus, abbiamo finito con Zappacosta, Benassi in nazionale e il ritorno di Immobile in nazionale, è mancata la chicca su Belotti che avrebbe potuto aggregarsi ma è solo rimandato. È una scommessa vinta, lui dal non giocare a Palermo è venuto qua ed è stato l'italiano con il maggior numero di gol nel girone di ritorno». Il tecnico lascia una buona squadra ed una società sana. «La società in primis con il presidente ha intrapreso questa strada, le plusvalenza avvengono attraverso il lavoro, e pur avendo fatto buone plusavalenze vendendo Immobile, Cerci, Ogbonna, D'ambrosio, Darmian, il Torino oggi ha una rosa con 8-9/11 sotto i 23 anni e mentre vendeva programmava e investiva. È stato fatto un lavoro importante ed è delle società con il bilancio più attivo del campionato».
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