Roma, un titolare è no vax: Mou gli chiede di vaccinarsi per non perderlo dal 10 gennaio. Anche un positivo e Mayoral in isolamento

Smalling, Zaniolo e Abraham (foto Gino Mancini)
di Ugo Trani
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Domenica 2 Gennaio 2022, 00:20 - Ultimo aggiornamento: 3 Ottobre, 13:27

Il Covid torna al centro del dibattito anche a Trigoria. La Roma tira le somme dopo il Natale e si accorge di dover prendere di petto più di una situazione legata direttamente alla variante Omicron. Mourinho conta gli assenti, sperando di fermarsi ai numeri di queste ore, senza altri casi nel gruppo della prima squadra. Due giocatori, dunque, sono al momento out. Entrambi a casa, non si possono allenare. Uno di solito ha spazio nel 3-5-2 dello Special One. Un positivo, dunque, e un altro, Mayoral, in isolamento domiciliare, avendo avuto un contatto diretto con chi risulta già da qualche giorno contagiato (la fidanzata).

CORSA AD HANDICAP
Il primo (recidivo) dovrebbe saltare le prime due partite del 2022, giovedì a San Siro con il Milan e domenica all’Olimpico con la Juve. La carica virale, però, è bassa: potrebbe negativizzarsi presto. Mayoral saprà oggi se potrà tornare ad allenarsi o, come il compagno, dovrà chiamarsi fuori dai due big match. Gli indisponibili sicuri sono Spinazzola, El Shaarawy, più Diawara e Darboe (in Coppa d’Africa). A questi problemi se ne aggiunge uno più rumoroso e meno semplice da risolvere. La Roma sa dallo scorso inverno di avere un no vax nella rosa. Un titolare fondamentale per il sistema di gioco, vecchio o nuovo che sia, di Mourinho. Dal 10 gennaio, secondo l’ultimo decreto governativo, anche gli atleti di sport di squadra all’aperto potranno fare attività agonistica solo se in possesso del super green che si ottiene esclusivamente con il vaccino oppure con la guarigione avvenuta negli ultimi sei mesi. Insomma non sarà più sufficiente il tampone per scendere in campo e frequentare gli spogliatoi.

Il titolare, quindi, tra 9 giorni non avrebbe più il permesso di lavorare a Trigoria. Ovviamente Mourinho non vuole perderlo e in queste ore, con Pinto, sta provando a convincerlo. Il calciatore ci sta pensando, anche perché sa a che cosa potrebbe andare incontro. Recentemente (a fine novembre) il Bayern Monaco ha comunicato ai suoi 5 no vax che, in caso di isolamento per aver contratto il virus, sarebbe stato tagliato loro parte dello stipendio. Giocatori della prima squadra: Kimmich, Gnabry, Musiala, Choupo-Moting e Cuisance. Il nazionale Kimmich, fermato a lungo dal Covid, dopo una ventina di giorni ha annunciato di essere pronto a vaccinarsi. Per la cronaca non è ancora rientrato (ultima partita giocata lo scorso 6 novembre). Tornando alla Roma, Pinto è in attesa di capire come si muoveranno la Lega e la Federcalcio. Solo dopo aver conosciuto il risultato del tavolo tra le varie componenti deciderà la strategia (simile a quella del Bayern). I club sono pronti a confrontarsi sull’argomento (oggi pomeriggio il cda della Lega per discutere della Supercoppa potrebbe servire per approfondire la questione). Tra domani e martedì potrebbero chiedere un incontro con il Governo. Che, difficilmente, concederà una deroga. In serie A sono 29 i no vax (2%). Mourinho,intanto, inizia il 2022 con un nuovo vice. Joao Sacarmento, cercato in estate dal Bordeaux, ha chiesto alla Roma di interrompere la collaborazione. Al suo posto è arrivato il palermitano Salvatore Foti, 33 anni, e negli ultimi 5 anni in panchina accanto a Giampaolo (alla Sampdoria, al Milan e al Torino). Mou ha parlato con diversi tecnici, scegliendo poi Foti anche su consiglio del preparatore Rapetti (hanno lavorato insieme nel club granata). Venerdì José ha poi fatto il punto sul mercato con Pinto.

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