«Vergogna», «Violenti e irresponsabili»:
la stampa croata scarica gli hooligans

«Vergogna», «Violenti e irresponsabili»: la stampa croata scarica gli hooligans
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Lunedì 17 Novembre 2014, 11:12 - Ultimo aggiornamento: 18 Novembre, 16:21
«Vergogna». In Croazia il day after della gara di qualificazione europea a Milano con l'Italia ha solo questa definizione: è infatti il titolo che campeggia sulle prime pagine dei giornali locali e non si riferisce al gioco della nazionale di calcio contro gli azzurri, ma «alla prestazione» di un centinaio di tifosi croati che hanno rischiato di far perdere la partita 0-3 a tavolino, a causa del lancio ripetuto di fumogeni in campo che ha costretto l'arbitro a sospendere due volte il match. I croati «sono di nuovo sembrati brutti, sporchi e barbari cattivi», titola il Jutarnji list di Zagabria, arrivando addirittura a incolpare indirettamente gli hooligan del fatto che la nazionale croata non abbia vinto la sfida con gli azzurri. «Nonostante per tre quarti della partita la Croazia abbia giocato meglio dell'Italia - scrive il giornale - quando in campo è sceso il 12/mo giocatore commettendo bruscamente fallo sulla propria squadra, i croati sono affogati, gli azzurri si sono svegliati, prendendo il controllo del gioco e l'Italia solo grazie al fatto di non avere attualmente giocatori fuoriclasse non è riuscita a segnare davanti ai confusi e impotenti croati».



Il giornale, comunque, tra le molte «sfortune» che i croati avrebbero avuto ieri indica anche l'infortunio di Luka Modric al 25': con la sua uscita dal campo «il gioco croato ha sofferto moltissimo».



Similmente di «vergogna» e «violenti e irresponsabili» parla anche il Vecernji list invocando le autorità politiche croate a introdurre misure durissime contro gli hooligan negli stadi, indicando come modello quelle messe in atto negli anni Ottanta da Margaret Thatcher nel Regno unito. Il problema che fa da sfondo agli incidenti a San Siro, ricorda la stampa croata, è da ricondurre ai pessimi rapporti tra la direzione della Dinamo di Zagabria, in primo luogo tra il controverso direttore esecutivo della squadra, Zdravko Mamic, e la tifoseria locale.



I tifosi e frange di ultra sostengono che la loro squadra del cuore da anni sia gestita in modo non trasparente e corrotto, indicando come primo responsabile proprio Mamic. Due settimane fa un gruppo era andato a protestare davanti alla casa di Mamic, dopo una serie di incidenti e scontri tra varie fazioni della tifoseria. E gli incidenti di ieri a Milano avrebbero mirato molto probabilmente a far interrompere la partita per vendicarsi in questo modo dei dirigenti del calcio croato.
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