Una prestazione disastrosa per il brindisino, che sembrava essere in rampa di lancio per scalare posizioni nei cuori di Messina e Nicchi. Così come sembrava poterli scalare Maresca, che all'Olimpico di Roma (con la forte complicità degli assistenti e di Zappatore in particolare) ne combina di tutti i colori. Annullati due gol regolari, uno per parte, ed è incredibile la decisione presa su quello realizzato da Roden del Crotone. Non piace il neo-internazionale Irrati che si perde qualche cartellino di troppo su un fallo commesso ai danni di Ljajic e una gomitata di Belotti. Due strane decisioni per un direttore di gara che dovrebbe imparare come in campo internazionale certi falli vengono puniti sempre.
A Udine ha destato un'ottima impressione Doveri (che avrebbe meritato la chance di dirigere in campo internazionale) che azzecca tutto (o quasi) al Dacia Stadium. Regolare il gol di Jankto, così come il pareggio di Perisic, mentre è stato giusto annullare altri due gol (anche qui uno per parte) per i falli commessi da Zapata e la posizione di fuorigioco di Perisic. All'ultimo assalto, è stato anche corretto non fischiare il rigore del possibile due a due dell'Udinese, in quanto Danilo si lascia cadere non appena sente il contatto con Ansaldi.
Da un Roma 1 ad un altro Roma 1 (intesa come sezione Aia), con La Penna che a Verona si perde un possibile fallo da rigore per l'Atalanta per un braccio largo di Dainelli, mentre la rete del Chievo è viziata dal fuorigioco di Pellissier.
A Genova, Rizzoli ritrova la sua Roma (è la squadra che ha diretto di più in serie A) ma si perde due rigori: il primo è per un calcio di Strootman a Rigoni nel primo tempo, il secondo per è un calcio in faccia a Fazio di Munoz, che costa un giallo pesante a De Rossi per le proteste seguenti.