Sarri-Lazio, c'è tensione sul mercato

Sarri-Lazio, c'è tensione sul mercato
di Alberto Abbate
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Sabato 8 Gennaio 2022, 01:30

Non c’è legittima difesa. Sarri non perdona e manda un messaggio forte e chiaro ai giocatori, ma soprattutto alla società: «Ci sciogliamo come burro, nell’uno contro uno in ripiegamento siamo la peggior squadra della serie A. Su cosa ci potrebbe aiutare sul mercato, ho la mia idea...». Peccato che Lotito e Tare non l’abbiano recepita. L’indice di liquidità blocca ogni trattativa in entrata. È stato ceduto solo Escalante in prestito all’Alaves, Fares procede verso Torino con la stessa formula, così come Vavro in Spagna. Ma le piccole cessioni non risolveranno questa situazione ingarbugliata. Solo Lazzari o Muriqi, fuori a titolo definitivo, aprirebbero maggiori margini di manovra. E Sarri ha già detto no alla plusvalenza su Hysaj (arrivato gratis) per cui dall’Atletico Madrid è arrivata una proposta seria. È questo il retroscena di un vertice di mercato in cui è stato fatto il punto con Lotito, ormai isolato da una settimana a Cortina. Il tecnico sa tutto, ma non si rassegna. Anche perché gli è stato ribadito che dovrà essere tesserato Kamenovic (cartellino da quasi 3 milioni), non appena si sbloccherà l’indice di liquidità. È una promessa estiva fatta all’agente Kezman per il buon esito del rinnovo di Marusic e il futuro di Milinkovic, ma al mister non interessa. Il giovane serbo non rientra nel piano tecnico e c’è il rischio che rimanga in panchina o in tribuna sino al termine dell’annata.


FIRMA SUL RINNOVO IN STANDBY 
Ora c’è tensione sul mercato con la società. Anche perché Kamenovic andrebbe a occupare un posto extra: Sarri sognava Hudson-Odoi come vice-Immobile e aveva fatto i nomi di Reinildo e di Tuanzebe, prima che il Napoli depositasse ieri il contratto in Lega. Il programma iniziale prevedeva l’acquisto di un terzino sinistro e un attaccante (piace anche Burkardt del Mainz) di riserva, ma ora la situazione diventa drammatica al centro della difesa. Acerbi è uscito per una ricaduta e si teme uno stiramento di secondo grado al flessore della coscia sinistra. Previsti dopodomani gli esami, a rischio almeno le prossime 4 gare: Inter, Salernitana e Atalanta più l’Udinese in Coppa, Francesco tornerebbe solo dopo la sosta per l’Italia.

Sembra una condizione già vissuta l’anno scorso da Inzaghi e pagata: Luiz Felipe (dopodomani arriva l’agente Castagna per il rinnovo in bilico) s’infortunò al ginocchio e fu preso Musacchio per metterci una brutta pezza. Stavolta rimarrebbe solo Patric o Radu come alternativa, Sarri non potrebbe dirottare nemmeno Marusic a centro area, visto che manca sempre il terzino a sinistra: Tare segue il 22enne centrale Anel Ahmedhodžić del Malmoe, il tecnico insiste pure per Casale del Verona. Assicura che adesso gli basterebbero anche uno-due giovani che corrano per la sua causa. L’anno nuovo invece non porta certezze né aria fresca. Sarri era pronto da due mesi al rinnovo sino al 2025, ma ora resta in standby la sua firma.


UNITED SU MILINKOVIC 
A Cortina Lotito sembrava sereno – per non dire soddisfatto – dopo il 3 a 3 contro l’Empoli di giovedì sera. Sicuramente ha apprezzato lo spirito e il tredicesimo punto conquistato in rimonta, ma non è normale che la Lazio sia partita di nuovo col doppio handicap: nei 20 match disputati sotto per l’undicesima volta. Errori gravi che condizionano tutto il lavoro e il gioco (14 occasioni, 23 tiri, 9 corner, 62% di possesso) di Sarri perché la fase difensiva non è all’altezza. I 37 gol subiti sono da retrocessione e sono una realtà. Così ne risente e piange anche la classifica. Va bene la stagione di transizione, ma non è possibile che Lotito si sia davvero rassegnato a rinunciare ai soldi della qualificazione in Europa. A meno che questa non sia una mossa per mettere Tare di fronte alle sua responsabilità, un anno prima della sua scadenza. Il ds - a cui piace il connazionale Bajrami già da prima di vederselo contro nel giorno della Befana - potrebbe far fare al patron l’affare del secolo con Milinkovic a fine annata: il Manchester United sfida la Juve, ribussa alla porta ed è pronto all’assalto con 80 milioni se non dovesse rinnovare Pogba. Nuovi contatti con l’agente Kezman. Per questo va tesserato Kamenovic, anche se Sarri al momento non si piega. Deve credere al patron e aspettare giugno per la rivoluzione vera. Con tante sigarette in bocca. 
 

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