«È stato brutto infortunarsi ma fa parte del calcio.
Mi è capitato altre volte di farmi male al ginocchio e sono cose che conosco» ha quindi ricordato Ruediger, prima di descrivere il momento dello stop: «Ho sentito un forte trauma. Nei secondi successivi sapevo che qualcosa non andava. Il dottore è arrivato, mi ha toccato il ginocchio e poco dopo mi ha detto: 'Mi dispiace Toni, è rottò. Non ci sono state lacrime, è stato un colpo duro ma ho provato ad accettarlo e a reagire subito. Fa parte del gioco».
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