Roma, dal gioco alla comunicazione: ecco Fonseca l'equilibratore

Fonseca
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Domenica 22 Dicembre 2019, 09:30 - Ultimo aggiornamento: 13:06
Che sia cambiato, italianizzandosi, o abbia mostrato semplicemente un altro aspetto del suo modo di vedere e fare calcio, a questo punto poco importa. Paulo Fonseca s’è preso la Roma. Abbandonando i proclami estivi («Non vedrete mai adattarmi ad un’altra squadra»; «Voglio la linea difensiva molto alta»; «Non mi basta vincere. Mi piace farlo dominando») e modellando le sue idee alla rosa a disposizione e agli avversari di turno. Risultato? Una striscia positiva di 22 punti nelle ultime 9 partite con 21 gol fatti e 7 subiti, che gli hanno regalato negli ultimi due mesi la miglior difesa del torneo. Non male per un profeta del gol che in estate aveva subito, considerando le ultime 6 amichevoli e il debutto in campionato col Genoa, la bellezza di 12 reti in 7 partite. 

L’ASCESA 
Difesa ma non solo. Perché non ricorrendo mai agli alibi per una serie d’infortuni che lo ha privato di elementi-cardine quali Zappacosta (6 mesi), Cristante (3 mesi), Pellegrini e Mkhitaryan (2 mesi), Under e Perotti (50 giorni), Paulo ha iniziato a spiegare il suo credo calcistico. Fatto di possesso palla, creando molta densità per vie centrali, sfruttando le fasce e rimanendo quanto più possibile alti. Capitolo a parte merita la gestione dello spogliatoio. Scelte nette, non guardando in faccia nessuno. Per informazioni chiedere a Florenzi, Spinazzola Under e Kalinic. Della serie: se dimostri di meritare in allenamento, giochi. Altrimenti rimani in panchina. Approdato ai sedicesimi di finale di Europa League, Fonseca è quarto in classifica a 7 sette punti dal duo capolista ma con un vantaggio di 6 punti sul Cagliari, 7 sull’Atalanta e 14 sul Napoli (le ultime 2 hanno una gara in meno). La stagione è ancora lunga e qualcosa a gennaio, in ottica corsa Champions, gli servirebbe. In primis un vice Dzeko. Singolare che mentre il portoghese ha bocciato Kalinic, Schick al Lipsia continui a segnare (ieri terzo gol consecutivo). Servirebbe un profilo simile, più adatto al suo gioco. Kean, ad esempio. Se ne riparlerà alla ripresa, fissata per il 30. Intanto arrivano gli auguri via social. Di Paulo («Che modo meraviglioso di chiudere l’anno. Grazie ai tifosi») e di Pallotta: «Orgoglioso dei ragazzi e di Fonseca. Buon Natale e buon anno». 
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