ROMA «Noi, però, siamo la Roma». Qui c'è tutto Daniele De Rossi, il tifoso della Roma, il suo giocatore, il capitano, e ora l'allenatore. Noi siamo la Roma non è una frase, è un sentimento, un moto d'orgoglio, di appartenenza, che arriva alla vigilia di una sfida importante. Daniele è sempre più calato nella parte, spigliato, sveglio. Un complimento ai suoi, uno agli avversari, poi l'obiettivo: andare avanti, e avanti ancora, qui, in Coppa, e in campionato, in cui ha tirato fuori dal cilindro sei vittorie su sette. Mentre nel palcoscenico europeo conta due partite (il playoff ereditato da Mourinho), con qualificazione agli ottavi annessa, passando per due pareggi, supplementari e calci di rigore. Stasera cerca la prima vittoria, il vantaggio per la sfida di ritorno tra una settimana. Davanti a sé, l'amico Roberto De Zerbi, compagno di passione guardioliana e stimato collega.
L'AMICO ROBERTO
Stasera uno contro l'altro, in un Olimpico pieno, per l'andata degli ottavi di Europa League.
«Dovremo mettere intensità per portare a casa la vittoria. Non possiamo pensare che ci regalino il passaggio o che si spaventino dello stadio perché è vero che delle volte prendono delle imbarcate come con il Luton, ma sono anche gli stessi che mettono City e Liverpool nella propria metà campo». De Rossi è consapevole della forza della Roma e non solo per le sei vittorie su sette in campionato. Aspetta di capire come giocherà il suo avversario, in ballo ci sono due opportunità, una con Smalling (difesa a tre), una senza l'inglese ma con ElSha, difesa a quattro e tre attaccanti. «Non abbiamo fatto ancora nulla. Nessuno meglio di me conosce questa città che può cambiare i giudizi in un nanosecondo. La squadra comunque crede in quello che chiedo». Dall'altra parte, un amico, un punto di riferimento, un altro figlio di Guardiola, modello di tutti, forse di tanti. Anche di Daniele.
De Rossi: «Inaccettabile che la Roma non sia in Champions. Il Brighton ha un gioco brillante»
«Ho un ottimo rapporto con De Zerbi sin da quando ero calciatore dopo le partite e lui muoveva i primi passi da allenatore. Dopo la gara parlavamo ed esprimevo la mia ammirazione nei suoi confronti: ha idee brillanti ed è un allenatore diverso. Mi aspetto una partita complicata e difficile. Dobbiamo rispettare il Brighton ma noi siamo la Roma. Sarà una bella partita e sappiamo che hanno messo in difficoltà il City, l'Arsenal, il Chelsea. Sono queste le partite che abbiamo studiato».