Napoli, De Laurentiis: «Con Garcia è un momento no. Non voglio mai esonerare un allenatore, ma a volte è necessario»

Il presidente del Napoli ha parlato del momento poco felice della sua squadra

Napoli, De Laurentiis: «Con Garcia è un momento no. Io non voglio mai esonerare un allenatore, ma a volte è necessario»
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Martedì 10 Ottobre 2023, 13:51

Che non sia un momento facile in casa Napoli, è sotto gli occhi di tutti, anche di Aurelio De Laurentiis, che nella giornata di ieri ha avuto un summit con Rudi Garcia per parlare del futuro del tecnico francese: «A me dispiace quando devi esonerare qualcuno. Ma nel calcio purtroppo avviene di dover fare questo, con la morte nel cuore. Quando devi prendere una decisione così dolorosa, sei il primo a soffrirne».

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E sebbene il discorso del patron azzurro, intervenuto alla Luiss, fosse rivolto a Michele Mignani, ormai ex tecnico del Bari, suona come un monito anche per Garcia: «Con lui sto vivendo un momento no.

Io sono un imprenditore, ho il dovere di interessarmi alla mia impresa. L’allenatore e il direttore sportivo sono al tuo servizio». Il futuro dell'ex allenatore della Roma rimane quindi in bilico: «Prenderò le decisioni più opportune quando sarà il momento di prenderle. La piazza non può essere condizionante. Devi fare sempre una pausa riflessiva. Ogni decisione affrettata è sbagliata. Bisogna mitigare questa esigenza di avere tutto e subito, nella vita non è possibile. Testa bassa, pedalare e lavorare. La vita è vita. Panta Rei, tutto scorre, si vedrà».

La sensazione è di una fiducia a tempo, figlia di difficoltà cche forse erano preventivabili: «quando prendi un allenatore che non conosce più il calcio italiano, forse fa fatica. Sarebbe accaduto a qualunque altro. È inutile dare la colpa a nuovi interlocutori. Il calcio non è come un palazzo in costruzione, che se è ben costruito sei sicuro che non crolla. Nel calcio ci sono incidenti, malattie, espulsioni. Non è scritto da nessuna parte che ci siano delle soluzioni matematiche per vincere nello scudetto. Io credo che anche quest’anno fino alla fine ce la giocheremo».

 

De Laurentiis è tornato sui tanti profili sondati in estate per il dopo Spalletti: «Ho interrogato Thiago Motta, ma non ha ritenuto il rischio di dover prendere il posto di un allenatore che aveva fatto quello che ha fatto. Ho chiamato Luis Enrique e meno male che è andato in Francia, guardate che risultati sta facendo. Lui non mi aveva nemmeno convinto negli excursus dialettici che abbiamo avuto per tre giorni. Ne ho chiamati parecchi».

La battuta finale il presidente del Napoli l'ha risevata alla decisione della Figc di volare in Arabia Saudita per giocare la Supercoppa italiana: «I Paesi arabi devono regolarizzarsi nel rispetto delle donne e del lavoro. Quando uno parla di sport, che dovrebbe conciliare benessere e salute, se questo non avviene mi devo preoccupare. Avete visto quello che sta succedendo in Israele? Potreste immaginare che ci sia un blocco aereo su quei territori? Ragazzi, vi siete resi conto che con quattro aerei portiamo la bellezza di 120 giocatori che valgono quello che valgono? Ma siete deficienti. Tutto questo per guadagnare pochi milioni in più? Facciamola all’Olimpico, perché dobbiamo andarci a rompere le scatole là? Non è che voglio boicottare: ho solo detto "ragionate"»

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