Napoli al bivio a Verona. Spalletti: «È finito il tempo delle parole, una sconfitta sarebbe fatale»

Napoli al bivio a Verona. Spalletti: «È finito il tempo delle parole, una sconfitta sarebbe fatale»
di Pasquale Tina
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Sabato 12 Marzo 2022, 15:31

L’appuntamento ha il sapore del bivio. Luciano Spalletti ne è perfettamente consapevole. Il Napoli deve vincere domani contro l’Hellas Verona al Bentegodi per poter continuare a lottare per lo scudetto. Bisognerà prendere la giusta direzione e l’allenatore azzurro non usa mezzi termini: «Il tempo delle parole è un po’ finito. Affronteremo il Verona con le nostre responsabilità e con il nostro talento. Il risultato ci dirà dove saranno rivolti i nostri pensieri. Una sconfitta potrebbe essere fatale, quindi capiremo cosa faremo delle nostre vite calcistiche». Vietato fallire, dunque, come già successo contro il Milan: «La sconfitta con i rossoneri non ci ha tolto né autostima, né certezze tattiche. Ci hanno impedito di essere il Napoli. Noi abbiamo dimostrato di preferire soprattutto la qualità del palleggio rinunciando a certe situazioni. Col Verona non sarà possibile. Dobbiamo dimostrare di avere un corpo ed essere disposti allo scontro fisico. Solo così possiamo mettere in difficoltà l’Hellas. Tudor ha fatto un grande lavoro e merita grande considerazione».

Probabile formazione Napoli

Spalletti cambierà qualcosa dal punto di vista della formazione: scalpitano Ounas, Elmas e Lozano alle spalle di Osimhen.

Il condottiero del Napoli non scende nei dettagli, ma lascia intendere che le novità ci saranno: «Quando recuperi tutti i giocatori, è una possibilità. Alcuni elementi si sono allenati e quindi possono aumentare il minutaggio. Abbiamo perso solo Meret». Il modulo resterà invariato: «La differenza tra 4-2-3-1 e 4-3-3 resta minima. I centrocampisti fanno più ruoli in base allo sviluppo dell’azione. Non è questo il problema. Sappiamo di dover migliorare nell’attacco alla profondità alle spalle della linea difensiva avversaria. Ci stiamo lavorando». Probabilmente servirà un Napoli più capace di verticalizzare: «Questo aspetto non è in contrasto con Lobotka: a volte bisogna palleggiare, altre dare via prima il pallone per mettere in difficoltà l’avversario». Il piano è pronto: va attuato domani contro il Verona.

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