Giorgio Damiani e Hidetoshi Nakata hanno potuto apprezzare personalmente il lavoro svolto finora nel corso di un viaggio nei villaggi dell'Uganda dove l'organizzazione ha recentemente installato alcuni pozzi sovvenzionati da Damiani, inaugurandone uno personalmente. «È nata tra di noi una amicizia quando ha smesso di giocare. Due anni fa ho semplicemente chiesto ad Hide, che è una fashion Icon, ed ha grande gusto, di inventare una collezione insieme, innovativa e rivolto anche all'uomo. Un anno e mezzo fa abbiamo lanciato la collezione 'Metropolitan Dream by H. Nakatà, di 15-20 pezzi bracciali e ciondoli in particolare, con materiali mai accostati. Abbiamo ora creato una estensione della collezione partendo dall'Italia. Poi dall'anno prossimo sarà nel resto del mondo», ha raccontato Giorgio Damiani. «Non sono uno stilista ma parlando con Giorgio ho potuto dare idee e consiglio e collaborare direttamente con gli artigiani di Damiani. I prodotti che cercavano erano più semplici e portabili tutti i giorni», ha raccontato Nakata oggi a Via Condotti a Roma.
L'ex calciatore giapponese, che ha smesso di giocare a 29 anni, ha anche spiegato come si è trasformata la sua vita. «Dopo aver smesso di giocare a calcio ho viaggiato per il mondo per quattro anni. Poi sono tornato in Giappone ed ho studiato la cultura giapponese, attraversando tutto il paese da nord a sud, ho viaggiato per 7 anni toccando 47 città e ho deciso di collaborare con gli artigiani locali -ha raccontato Nakata-.
La gioia della vita sono le cose fatte a mano, ho visto la qualità dei prodotti, la storia della vita che c'è dietro e mi sono messo a disposizione per fare da 'pontè. Sto organizzando un concorso di ceramica a livello mondiale, sono produttore di sakè e sto parlando con molti musei nel mondo perché il mio desiderio è riuscire a portare le opere anche di grandi artisti locali nei musei più importanti».
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