Morto Luisito Suarez, pagato 300 milioni di lire dall'Inter: fu regista davanti alla difesa grazie a Helenio Herrera

Prima di sbarcare a Milano, il fuoriclasse spagnolo fu una colonna del Barcellona

Morto Luisito Suarez, pagato 300 milioni di lire dall'Inter: fu regista davanti alla difesa grazie a Helenio Herrera
di Salvatore Riggio
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Domenica 9 Luglio 2023, 10:36 - Ultimo aggiornamento: 10 Luglio, 09:05

Luis Suarez, per tutti «Luisito» se ne è andato questa mattina presto all’età di 88 anni dopo una breve malattia. È stato il regista della Grande Inter, che sotto la presidenza di Angelo Moratti, papà di Massimo, vinse tutto, ovunque. Prima di sbarcare a Milano, il fuoriclasse spagnolo fu una colonna del Barcellona. In maglia catalana, tra il 1954 e il 1961, collezionò 176 partite e 80 reti.

Morto Luis Suarez, l'architetto del calcio aveva 88 anni: con l'Inter ha vinto due volte la Coppa dei Campioni

Per portarlo in Italia, i nerazzurri investirono una cifra record all’epoca: 300 milioni di lire. Soldi che i blaugrana utilizzano per ampliare il Camp Nou, mentre l’Inter regalò ai suoi tifosi il Pallone d’Oro di quell’anno. Luis Suarez ha cambiato la nostra serie A. Fu un centrocampista incursore abituato a vincere (due Liga, due Coppe Nazionali e due Coppe delle Fiere, progenitrice della Coppa Uefa, oltre che l’Europeo del 1964 con la Spagna): l’uomo giusto per Helenio Herrera, per tutti il Mago. Che lo trasformò in regista davanti alla difesa. E Suarez all’Inter disputò 333 partite realizzando 55 reti e vincendo tre scudetti, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali. In sostanza, fu una pedina fondamentale di quella squadra. Elegante e preciso nei suoi lanci per Jair e Sandro Mazzola.

Insomma, Luis Suarez è stato l’antenato nobile di Andrea Pirlo. La carriera da calciatore si concluse dopo un triennio alla Sampdoria, dove ritrovò da compagno colui che era stato il suo marcatore fisso nei derby milanesi, cioè Giovanni Lodetti. Poi, come capita spesso, da calciatore provò a fare l’allenatore (all’Inter subentrò a Enea Masiero nel 1974-1975) e con la Spagna Under 21 vinse l’Europeo nel 1986 ai rigori contro l’Italia, per poi essere eliminato agli ottavi di Italia ’90 alla guida della Nazionale maggiore spagnola. Successivamente le altre due esperienze sulla panchina nerazzurra, nel 1992 e nel 1995, furono di breve durata. Ma Massimo Moratti lo volle inserire nello staff della sua Inter tra gli osservatori di fiducia. Zamorano e Recoba sono due dei giocatori visionati e consigliati da Luisito. È rimasto legato al club di viale Liberazione (all’epoca, via Durini e poi Corso Vittorio Emanuele). Luisito Suarez è stato una persona educata, elegante, semplice e affidabile. Come tutti noi abbiamo potuto constatare nelle sue interviste e da opinionista tv. Con la sua indimenticabile ironia.

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