SVANTAGGIO EVIDENTE
Una volta chiarita, per coerenza, l'influenza di Rizzoli sul risultato della gara persa contro la Fiorentina e l'indisponibilità momentanea dei tre titolari Ruediger, Mario Rui e Vermaelen, va affrontata, con lucidità, l'inadeguatezza della rosa per competere su più fronti. L'esempio più recente è il turnover di Plzen: la Roma, giovedì scorso contro il Viktoria, ha giocato male perché i panchinari, chiamati in campo per la gara in Repubblica Ceca, hanno deluso. C'è troppa differenza tra loro e i titolari. Ma, come si è visto domenica sera a Firenze, i ricambi di primo piano servirebbero pure in campionato. Spalletti, quando deve cambiare in corsa, non sa come fare. A centrocampo l'unico giocatore teoricamente pronto è Paredes che, però, non basta. Innanzitutto è giovane e quindi da non bruciare. In più il suo ruolo è ormai chiaro, dopo l'esperienza fatta l'anno scorso con l'Empoli: può giocare solo da regista e, di conseguenza, entrare solo per De Rossi. Non per Nainggolan e Strootman che, come si sono finalmente accorti anche quelli che a Trigoria (e fuori) negano di solito pure l'evidenza, non hanno sostituti tra i compagni. Non lo è Gerson che, nato seconda punta o esterno d'attacco, è stato riciclato da mezzala, con compiti che contrastano con le sue caratteristiche. Secondo Sabatini il diciannovenne è qui a studiare per imparare la nuova posizione. Ma la Roma non si può certo permettere di fare scuola guida a un calciatore pagato, tra l'altro, 18 milioni Se non è pronto (alla sua età e a quel prezzo dovrebbe esserlo), deve andare in prestito per lo svezzamento nel nostro calcio.
RICHIESTA PLATEALE
Spalletti, sabato scorso, non ha solo difeso la bontà della rosa. Ha pure ricordato, in pubblico, di avere solo Dzeko in attacco, spiegando che, invece, la maggioranza dei club italiani ha almeno due centravanti. Proprio contro la Fiorentina, nella notte buia del tridente giallorosso, la considerazione della vigilia è subito diventata di grande attualità. Dzeko ha dovuto giocare tutta la partita, Salah e Perotti, per la prima volta giù di corda in tandem, sono invece usciti. Al loro posto El Shaarawy e più tardi Totti, con il primo schierato a destra, cioè fuori posizione. E' tornato a sinistra solo quando è stato richiamato in panchina Nainggolan ed è entrato Iturbe che, avendo tra l'altro pochi minuti a disposizione, ha nuovamente deluso. La situazione rischia di peggiorare all'inizio del nuovo anno: Salah partirà per la Coppa d'Africa. Magari verrà riciclato in quel ruolo Florenzi che, all'occorrenza, sarà riproposto pure da centrocampista. Ma solo quando la difesa accoglierà gli assenti di oggi. Nel mercato di gennaio, però, qualche acquisto è obbligatorio. Per dare profondità alla rosa. Senza dover per forza parlare della Juve, il paragone con quelle del Napoli e dell'Inter è spietato. I loro sono ricambi.