Insulti razzisti a Maignan, Infantino prende posizione: «Serve la sconfitta a tavolino»

Il presidente della Fifa ha parlato di ciò che è successo in Udinese-Milan: «Vanno attuati divieti di accesso in tutto il mondo e portate avanti accuse penali»

Insulti razzisti a Maignan, Infantino prende posizione: «Serve la sconfitta a tavolino»
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Domenica 21 Gennaio 2024, 11:52 - Ultimo aggiornamento: 12:05

«Va comminata la sconfitta a tavolino per le squadre i cui tifosi si ssiano resi protagonisti di insulti razzisti». Con queste parole Gianni Infantino ha criticato ciò che è accaduto durante Udinese-Milan. Nel croso del primo tempo, i tifosi friulani hanno insultando Maignan che inizialmente ha avvertito l'arbitro Maresca dell'accaduto, ma poi al 30' si è visto costretto a lasciare il terreno di gioco per i troppi insulti razzisti ricevuti. Con un post sui social, il presidente della Fifa ha commentato l'accaduto: «Gli eventi di Sabato a Udine e Sheffield sono assolutamente ripugnanti e del tutto inaccettabili. Non c'è posto per il razzimo né per altre forme di discriminazione, nel calcio così come nella società. I giocatori interessati da quanto accaduto sabato hanno il mio pieno supporto».

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Il resto del messaggio

Così ha esordito il numero uno del calcio mondiale che ha continuato: «È necessario che tute le parti interessate agiscano, a partire dall'istruzione nelle scuole, affinché le future generazioni comprendano che questo non è parte del calcio né della società. Oltre alla procedura a tre fasi (sospensione della partita, seconda interruzione della partita, partita annullata), va comminata la sconfitta a tavolino per le squadre i cui tifosi si siano resi protagonisti di atti di natura razzista - provocando così l'annullamento della partita -, così come vanno attuati divieti di accesso agli stadi di tutto il mondo e portate avanti accuse penali nei confronti ddi chi compie atti razzisti».

Infine, Infantino ha concluso: «La Fifa e il mondo del calcio mostrano piena solidarietà alle vittime di razzismo e di ogni altra forma di discriminazione.

Una volta per tutte: no al rassimo. No ad ogni forma di discriminazione».

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