Lazio, Zaccagni a secco da due mesi punta il Torino: granata mai colpiti in quattro precedenti

Lazio, Zaccagni a secco da due mesi punta il Torino: granata mai colpiti in quattro precedenti
di Valerio Marcangeli
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 13 Aprile 2022, 18:36

Archiviata la trasferta del Genoa ora la Lazio ha messo nel mirino il Torino. Sarri si aspetta un regalo di Pasqua come si deve dai suoi calciatori per continuare a inseguire l’obiettivo Europa League. La seconda competizione europea sarà infatti necessaria per chiudere al meglio la stagione e soprattutto dare ossigeno alle casse della società. Un incasso di almeno 20 milioni di euro sistemerebbe alcuni conti come l’indice di liquidità (in attesa della decisione finale della Figc sui limiti da applicare al parametro).

Lazio, l’attacco vola con 64 gol: Sarri ha trovato il tridente ideale

Tutte questioni extra campo che al momento a Sarri importano il giusto. Come spesso accade il Comandante è focalizzato sul prossimo avversario, ma anche sulla crescita del proprio attacco che con 64 gol messi a segno in campionato è inferiore solamente a quello dell’Inter (65 e una gara in meno). Il protagonista principale del reparto avanzato è ovviamente Immobile con 24 centri e attuale capocannoniere della Serie A, ma un grande aiuto sta arrivando anche dalle fasce. Lì davanti Sarri sembra aver trovato l’assetto giusto visto che nelle ultime 7 partite sono stati schierati quasi sempre Felipe Anderson e Zaccagni ai lati del capitano. Pedro – ieri ai box e al momento da valutare in vista del Torino – ha pian piano perso terreno nelle gerarchie del tecnico. Da Udine in poi l’esterno canario ha giocato titolare solamente contro la Roma nel derby, a conferma che Sarri lo tiene sempre in grande considerazione per i big match.

Lazio, Zaccagni inamovibile: a secco da due mesi sogna di sbloccarsi col Torino, mai colpito in passato

A rubare il posto all’ex giallorosso è stato Zaccagni. L’ex Hellas da dicembre in poi è stato un valore aggiunto per i biancocelesti. Con 5 gol e 5 assist tra campionato ed Europa League è stato inferiore solamente a Immobile e Milinkovic ai fini realizzativi. Per questo motivo è arrivata la chiamata di Mancini con tanto di esordio con l’Italia. Dal canto suo Sarri non lo lascia in panchina dal 9 gennaio contro l’Inter. Un filotto di 10 partite da titolare di fila in campionato (derby saltato per squalifica) che diventano 12 considerando tutte le competizioni. Praticamente inamovibile anche se è tempo di tornare decisivo. Tra mille dribbling e sterzate sulla fascia sinistra, Zac in Serie A non trova la via del gol dalla doppietta contro il Bologna del 12 febbraio scorso.

Un digiuno lungo due mesi che il numero 20 vorrà senza dubbio interrompere sabato con una perla che avrebbe doppia valenza. Il classe ’95 finora non ha mai colpito il Torino in quattro precedenti trovando al massimo un assist. Motivo in più per prendersi la luce dei riflettori.

© RIPRODUZIONE RISERVATA