Lazio, test sierologici e privacy: tutto pronto per il rientro a Formello

Lazio, test sierologici e privacy: tutto pronto per il rientro a Formello
di Valerio Cassetta
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Domenica 3 Maggio 2020, 22:39 - Ultimo aggiornamento: 23:43
Convocazione e dietro front. Bozze di programmi, protocolli e provvedimenti normativi. In casa Lazio la prima domenica di maggio scorre tra telefonate, messaggi e video-call. Giocatori e staff tecnico cercando conferme su come e quando tornare a Formello. Le domande impazzano nelle chat, aspettando il calendario delle visite mediche e delle sedute. Tra Dpcm, ordinanze, circolari e dichiarazioni, qualcuno sbotta: «Così non ci si capisce più niente». In realtà l’ultima circolare della Regione Lazio, firmata dal presidente Nicola Zingaretti, riapre agli allenamenti, consentendo l’utilizzo delle strutture a porte chiuse per lavori individuali anche per atleti che praticano discipline di squadra a partire da mercoledì 6 maggio. Un provvedimento, accolto con molto entusiasmo nella chat di squadra, che di fatto riaprirà le porte del cento sportivo di Formello, rispettando tutte le norme di distanziamento sociale e il divieto di assembramenti. 

NOVITA’
Prescrizioni, ormai note, a cui se ne aggiungo altre. Anche perché il centro sportivo biancoceleste, sanificato e messo in sicurezza come un vero e proprio ospedale, sarà teatro delle visite mediche, propedeutiche agli allenamenti. Esami accurati per giocatori e staff, scaglionati in diversi in giorni, a cui sarà garantita la privacy nel caso in cui dovessero esserci casi sospetti da Covid-19. Accertamenti che, al di là dei controlli convenzionali, prevederanno anche i test sierologici, novità introdotta dall’ultimo protocollo Figc, e la possibilità di effettuare tamponi solo su determinati soggetti. Guanti e mascherine per tutti in ogni luogo di Formello che, come più volte affermato dal presidente Claudio Lotito, può contare su un numero elevato di spogliatoi, campi e palestre, evitando il pericolo di assembramenti durante le sedute. Intanto, in serata, il ds Igli Tare non ha usato mezzi termini: «Ho sentito che in settimana può uscire un'ordinanza per bloccare il campionato, ma questo non è nelle loro competenze - dichiara l’albanese a Sky Sport, riferendosi ad un eventuale nuovo Dpcm -. Fifa e Uefa si sono espresse chiaramente e hanno detto che i campionati si devono finire». Il dirigente precisa che «si è trasmessa l’idea sbagliata che la Lazio stia premendo per lo scudetto, siamo stati una delle poche squadre a rispettare tutte le ordinanze (decreti, ndr) del Governo, nessun giocatore ha lasciato Roma». 
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