Lazio Primavera, altro passo falso: 1-1 contro l'Ascoli e promozione diretta sempre più a rischio

Lazio Primavera, altro passo falso: 1-1 contro l'Ascoli e promozione diretta sempre più a rischio
di Valerio Marcangeli
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Sabato 12 Marzo 2022, 13:41 - Ultimo aggiornamento: 13 Marzo, 09:49

La Lazio Primavera non sa più vincere. Dopo le sconfitte con Reggina e Cesena arriva un altro stop casalingo. Stavolta i biancocelesti impattano 1-1 con l’Ascoli. I marchigiani passano avanti con Mazzei e da lì si chiudono bene. La squadra di Calori riacciuffa il pari con il decimo gol in campionato di Crespi, ma non vanno oltre. Un pareggio, quello del Fersini, che rischia seriamente di far svanire ogni speranza di promozione diretta con il rischio di aggancio da parte del Frosinone terzo. Il Cesena nel pomeriggio avrà l’occasione di allungare ulteriormente in vetta alla classifica del gruppo B di Primavera 2. Prosegue il momento negativo dei biancocelesti che perdono anche Ferro per squalifica e probabilmente Castigliani per un infortunio muscolare.

Per l’Ascoli apre il conto Mazzei. La Lazio risponde col decimo gol in campionato di Crespi

Dopo un inizio di gara senza grandi sussulti a sorpresa è l’Ascoli a passare in vantaggio. Al 16’ Mazzei sorprende tutti su punizione. Nonostante la posizione defilata sulla sinistra il classe 2003 calcia direttamente in porta beffando Moretti sul primo palo. Duro colpo per la Lazio, che però reagisce. Prima è Shehu ad avvicinarsi al gol con un gran sinistro a giro. Al 34’ poi, Crespi e Adajoudi si divorano una doppia occasione con un Raffaelli superlativo che al 39’ però viene trafitto. Proprio Adajoudi trova in area Crespi che regge l’impatto fisico col primo centrale, si beve con una finta il secondo e scarica col mancino sotto la traversa il gol del pareggio. Doppia cifra in campionato per il classe 2004 che fa tirare un sospiro di sollievo a Calori prima del duplice fischio dell’arbitro Cavaliere.

Secondo tempo senza emozioni chiuso in nove uomini dalla Lazio

Nella ripresa la Lazio parte pigiando sull’acceleratore. Il pari trovato alla fine della prima frazione ha ridato linfa alla fase offensiva biancoceleste mentre la squadra di Pergolizzi rientra con un atteggiamento ancor più difensivo. Al 56’ è Marinacci a fare il primo squillo dalle parti di Raffaelli con un sinistro a incrociare molto insidioso. Nonostante un buon piglio la squadra di Calori non riesce a impensierire ulteriormente i marchigiani se non al 78’ con una serpentina del nuovo entrato Troise con una conclusione che esce di poco al lato. Gli ospiti cercano il colpaccio con una fiammata in contropiede del solito Re, ma Moretti si dimostra attento. La Lazio non riesce a trovare lo spunto giusto e chiude in nove uomini per la seconda ammonizione di Ferro e l’infortunio muscolare di Castigliani.

La crisi continua.

L'amarezza di Calori: «Dobbiamo fare di più»

Ancora una volta un post partita amaro per mister Calori: «Dobbiamo fare di più, ci vuole più determinazione. Anche oggi abbiamo tergiversato troppo. Tutto ciò forse arriva dalla paura, il cosiddetto braccino corto, ma questi passaggi i ragazzi li devono fare. Quando sei sotto pressione perché costretto a vincere delle volte vengono fuori delle problematiche. Su questo bisogna lavorarci». Così il tecnico che continua poi l’analisi ai canali ufficiali biancocelesti: «Oggi avevamo una manovra discontinua e lenta. Fare azioni individuali ti porta a poco. Per diventare calciatori importanti i ragazzi devono imparare a fare le scelte giuste nei momenti che contano». Questo l’obiettivo dell’allenatore che rincara la dose: «I ragazzi non nascono imparati, ma a 18 o 19 anni devi già avere un piglio importante. In qualsiasi categoria ci vuole il carattere per vincere. Fino a che le cose vanno bene è un conto. Poi si può sbagliare una gara, ma non così tante. In questo manchiamo». Da qui in avanti sarà opportuno ritrovare se stessi, ma anche alcuni titolari: «In questo periodo abbiamo avuto tanti infortuni ed è chiaro che perdi una continuità di lavoro nonostante chi c’è ce la sta mettendo tutta. Tutto ciò incide». Eppure un’altra perdita importante è sicura: «Castigliani penso che si sia stirato». Continua quindi il momento negativo anche se Calori chiude con ottimismo: «Dovremo ricaricare le pile e cercare di ritrovare la retta via».

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