Inzaghi-Lazio, la lunga notte della scelta ma c’è l’Inter in pressing

Inzaghi-Lazio, la lunga notte della scelta ma c’è l’Inter in pressing
di Alberto Abbate
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Giovedì 27 Maggio 2021, 07:30

Pugno al cielo all’uscita da Formello, Inzaghi si riprende la Lazio a mezzanotte: triennale da 2,2 milioni a stagione. In un giorno il ribaltone. Già alle 19 a Villa San Sebastiano sorride all’incontro decisivo con Lotito perché si presenta in posizione più forte. Tutto merito della rescissione di Conte. Martedì Ausilio lo contatta, a sorpresa c’è davvero l’Inter sull’allenatore biancoceleste. La sua candidatura sale col passare delle ore, specialmente perché Marotta non riesce a persuadere Allegri a non andare alla Juve. Il ridimensionamento nerazzurro nella prossima stagione non convince l’allenatore toscano, ma incredibilmente fa titubare pure Simone, nonostante il suo manager Tinti abbia dato alla dirigenza dell’Inter il benestare in un incontro del pomeriggio nella sede milanese. Inzaghi dalla mattina ripete che non si fida dei club con problemi economici e vuole aspettare il vis a vis con Lotito, che lo ha chiamato la sera prima per lanciare segnali di pace. Nel pomeriggio ecco l’incontro finalmente: lui chiede tempo mentre il presidente è in pressing per convincerlo a restare e firmare. Si è rivoltata così la situazione. Sino a poche ore prima, il numero uno era pronto a giocare al ribasso sul prolungamento, addirittura dopo le dichiarazioni post-Sassuolo pretendeva delle scuse. Adesso è lui a dover pregarlo a 2,2 milioni a salire (l’Inter ne offre 3) con un triennale. La vittoria di Simone è schiacciante. 
ASSENZA
Inizialmente assente alla riunione Tare. Anche se giura d’essere stato collegato in videocall, il diesse. E se alla fine, in questo tourbillon, fosse lui a farne le spese? I rumors delle ultime ore gli mettono timore: Rocchi alla Primavera con Bianchessi responsabile. L’albanese giura d’essere pronto a dimettersi di fronte a una simile situazione, ma Lotito gli ha dato più di una rassicurazione. Lo capiremo a breve, perché ieri anche fra lui e Inzaghi c’è stata la riconciliazione. Ora Lotito gli concede il contratto di febbraio e anche per lo staff tecnico le garanzie economiche richieste. Più di così, non può pretendere. Sui big si deve accontentare, ci sarà almeno una cessione, in tutti i club piangono le casse. All’Inter però rischiava di schiantare dopo Conte, alla Lazio rientra da eroe. E’ una scelta di cuore, per questi colori può continuare a battere. 
PIANI B
Ora la sua decisione alla luce del sole, finisce il gioco delle panchine. Lotito aveva ricontattato Mihajlovic martedì mattina dopo aver lasciato andare Gattuso a Firenze. Sinisa però non ha mai risolto vecchi dissidi con Tare e anche questa scelta avrebbe ridimensionato il diesse.  Inzaghi era e resta la soluzione più conveniente. I sondaggi biancocelesti ci sono stati anche con Sarri, ma sarebbero state molto più ampie – sia in termini di stipendio che di giocatori – le pretese dell’ex mister della Juve. 
TIFO
I tifosi sono in fibrillazione, anche loro sono scesi in campo per convincere Lotito, ma sopratutto Simone a restare. «Inzaghi a vita», capeggiava ieri di fronte a Villa San Sebastiano poco prima dell’incontro fiume.

Nelle radio e nel web sono tutti dalla sua parte. Da Formello trapelava ottimismo subito ieri sera, addirittura qualcuno giurava fosse arrivata la firma d’Inzaghi prima della riunione. Dalla cena (con finale di Europa League) a Formello con Lotito e Tare sono arrivate le ultime conferme. Non sarà l’ultima da consumare, mangiate in pace.

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