Lazio, il segreto è la super-difesa. Tare: «Fondamentale centrare il quarto posto»

Dal piazzamento finale dipende anche il destino di Sarri

Lazio, il segreto è la super-difesa. Tare: «Fondamentale centrare il quarto posto»
di Alberto Abbate
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Martedì 21 Febbraio 2023, 07:19 - Ultimo aggiornamento: 16:19

La continuità è il segreto per la Champions, dopo tanti, troppi incidenti di percorso: «Dobbiamo cercare di sbagliare il meno possibile da qui alla fine per raggiungere un obiettivo fondamentale per la crescita di ogni club. Sono stati fatte cose importanti negli ultimi anni, è stato preso un grande allenatore, cerchiamo di raggiungerlo senza mettere troppa pressione addosso», ribadisce Tare all'evento "United for Ukraine" a Milano. La Lazio si riprende il quinto posto a -2 da Milan e Roma al terzo, ma non basta la vittoria di Salerno. Nonostante siano appena 12 i punti conquistati nel 2023, alla ventitreesima giornata Sarri ne ha comunque sei in più dell'anno scorso. È sotto gli occhi di tutti l'incredibile lavoro svolto dal tecnico, ma vanno ancora scongiurati nuovi e improvvisi blackout, pesano i 17 punti dispersi lungo il cammino nel secondo tempo, oltretutto partendo da una situazione di vantaggio.

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Quello è l'unico difetto costante a cui Sarri non ha ancora posto del tutto rimedio. Eppure c'è un indizio che non va tralasciato, può essere utile per il futuro. Nelle difficoltà i biancocelesti ritrovano uno spirito unico, diventano più gruppo, succedeva anche in passato. È come se avessero sempre bisogno di un ostacolo iniziale per alzare il livello e fondersi in un corpo solo. In Conference l'espulsione di Patric contro il Cluj ha costretto i 10 compagni a restare in guardia sino all'ultimo. All'Arechi il secondo e improvviso forfait stagionale di Milinkovic nella notte (causa gastroenterite, contagiato Marcos Antonio, assente ieri a Formello) ha spinto tutti a dare ancora di più per ottenere il trionfo. Forse c'è un altro dettaglio, che non va sottovalutato: il ritorno del miglior Vecino garantisce maggior solidità del tandem Sergej-Luis Alberto (appena 13 punti su 42 insieme) in mezzo al campo. La fantasia d'altronde è nulla senza il controllo.
IMBATTIBILITÀ
L' equilibrio torna sinonimo di successo.

Non è un caso che da due partite la Lazio sia tornata pure a non subire gol. La seconda inviolabilità di seguito(Conference compresa), tra l'altro senza il proprio leader difensivo: Alessio Romagnoli può recuperare senza fretta dall'infortunio, addirittura potrebbe posticipare col Napoli il rientro. Perché i meccanismi della retroguardia ormai sono talmente rodati che c'è un identità precisa e, chiunque giochi li dietro (Patric o Gila), non cambia il risultato. Il discorso vale anche per le rotazioni dei terzini (specie Lazzari e Hysaj) in cui al momento non rientra Pellegrini (la presentazione ufficiale oggi alle 14) proprio perché serve tempo per comprendere un meccanismo quasi scientifico. Il frutto maturo: adesso sono 15 i clean sheet, addirittura già uno in più rispetto a tutta la stagione 2021/22, fra Coppe e campionato. Per la dodicesima volta in Serie A (13 contando anche l'Europa League), Provedel mantiene la porta immacolata e si avvicina al record storico. Prima dovrà superare Pulici e Marchegiani a quota 16, poi a 17 Idilio Cei, estremo difensore del 1963/64. In tutta Europa solo Ter Stegen del Barcellona, con 17 clean sheet, ha fatto meglio. Ivan però ha già raggiunto Pope del Newcastle al secondo posto.

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CONDIZIONE
Speciale ringraziamento a Casale che, a Salerno, ha murato sulla linea Valencia quasi sul gong: «Reazione alle difficoltà e attenzione ai dettagli. Così abbiamo vinto questa settimana e così dobbiamo affrontare le settimane che verranno», sottolinea il difensore veneto. Discorso perfetto con quest'ammucchiata in così pochi punti lì in alto, e senza sapere ancora cosa accadrà sul -15 della Juve in modo definitivo. Classifiche avulse, scontri diretti e differenza reti potrebbero contare eccome, guai a dilapidare altri rigori come quello di Luis Alberto. Ne hanno parlato domenica sera in una riunione Sarri e il suo staff tecnico, che incominciano a credere di più nel piazzamento Champions. «Con questo spirito ci possiamo togliere delle soddisfazioni», l'apertura di Maurizio. Il Comandante sa benissimo che avrebbe un credito importante sulle decisioni di Lotito con il quarto posto in mano. A questo è legato il suo destino ovvero la chance di mettere il patron con le spalle al muro su una scelta fra lui e Tare alla Lazio: «Io ho ancora un contratto in essere - chiosa il ds - e il mio rapporto con questa società è lungo e solido. Al momento opportuno parleremo del mio futuro. Ora pensiamo al Cluj. Dopo l'uscita dall'Europa League, in Conference dobbiamo arrivare sino in fondo». Sarri pensa a un turnover ragionato, ma intanto deve rinunciare a Milinkovic e soprattutto a Pedro per una frattura al naso. Ieri sera lo spagnolo è stato operato, ci sono speranze per la Samp dopo la Coppa, un altro tabù comunque disintegrato quest'anno: 7 vittorie, 2 pareggi e appena un ko. Manca davvero poco per fare il salto.
 

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