Lazio, Caicedo è l'uomo in più e per Inzaghi resta incedibile

Lazio, Caicedo è l'uomo in più e per Inzaghi resta incedibile
di Daniele Magliocchetti
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Lunedì 11 Gennaio 2021, 07:30

Più sembra lontano, più resta saldamente al suo posto. Più viene messo in dubbio, più segna. Un avvio di stagione da favola per Felipe Caicedo. Mai così straripante e decisivo da quando è alla Lazio. Anche ieri a Parma c’è la firma del Panterone, secondo gol consecutivo dopo quello di mercoledì scorso alla Fiorentina che coincide con la seconda vittoria di fila della squadra biancoceleste. Solo un’altra volta, con Bologna e Torino, in questo altalenante inizio di campionato, la formazione di Inzaghi c’era riuscita. E anche lì, Felipe fu decisivo con la rete del 4 a 3 finale segnata nei minuti di recupero. Un’altra sua specialità. Con il gol realizzato al Tardini, Caicedo è arrivato a sei reti dopo diciassette giornate. Non ci era mai riuscito da quando veste il biancoceleste. Solo un’altra volta nella sua carriera ha fatto meglio. Era la stagione 2010-11, giocava nel Levante in Spagna, e lì riuscì a segnare sette reti in sedici giornate. Sei reti in 659 minuti, una rete ogni 109 minuti. Praticamente un gol a partita. Niente male per un dodicesimo. Un gregario di lusso che sta facendo meglio della punta titolare Correa. Nessuna terza punta in Italia ha i numeri del Panterone. Di solito chi ha giocatori di questo genere se li tiene ben stretti. Per Inzaghi e per Tare è così, ma, si sa, nel mercato tutto può accadere e qualora arrivassero proposte indecenti, Lotito è pronto a valutarle, a patto che siano vicino ai 8/10 milioni. Solo in questo caso la società le prenderà in considerazione, con la possibilità di arrivare a un difensore (si dice che l’esterno Kamenovic sia vicino ma la Lazio non conferma). I suoi numeri e i suoi gol fanno gola a diversi club, non solo in Italia, ma anche all’estero. Fiorentina e Juve, più timidamente Inter sono sulle sue tracce, ma per ora nessuna chiamata. Lui, nonostante in estate aveva deciso di andare via, vuole restare. 
STRAKOSHA NO, CORREA SÌ
Nella trasferta emiliana ha suscitato sorpresa l’assenza in extremis di Strakosha.

Inizialmente si erano sparse voci su suoi personali malumori derivanti dalla scelta di Inzaghi di preferirgli Reina e di un forfait diplomatico, ma poi col passare delle ore, e grazie al primo comunicato medico stagionale (l’era Rao è partita) che parlava di «trauma distrattivo alla coscia destra» procurato con la Fiorentina, le indiscrezioni si sono placate. L’unica cosa è che il giocatore venerdì si è allenato regolarmente, forse ha tentato di recuperare peggiorando la situazione. Al derby non ci sarà, mentre Correa tornerà a disposizione. Probabile inserimento tra oggi e domani di Lulic nella lista al posto di Anderson. 

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