non ha inciso assolutamente, anche perchè Zeman ha fatto piazze molto più cattive di Cagliari».
«Ad Assemini c'erano 20-30 tifosi e il mister non è stato certo 'choccato' da quell'episodio. Ripeto, erano si e no una ventina - si sfoga Giulini - mentre io ho letto di schiaffi, botte, ho letto di giocatori che fanno le ore piccoli, ma così si rovinano i giocatori e la società. Se leggo che Avelar fa le 4 del mattino poi diventa tutto più difficile, e io vi posso assicurare che di giocatori che fanno le ore piccole a Cagliari non ne ho mai trovati».
«Ho letto di Daniele Conti, il nostro capitano che ha 440 presenze con questa maglia, ritrovarsi sbattuto sui giornali e leggere che è connivente con i tifosi: uno che sulla fascia ha i nomi dei figli e lo scudetto vinto dal Cagliari. È facile fare la lotta alla violenza con i titoli sui giornali e con le parole. È molto facile - sbotta Giulini - mentre qui a Cagliari noi abbiamo 'fatto i fatti', con progetti per le famiglie allo stadio, progetti educativi nelle scuole e altre iniziative
pedagogiche e sociali. Insomma, la situazione del Cagliari è stata strumentalizzata».
Venendo alla crisi tecnica, Giulini ha detto di «prendere atto della decisione del mister. Vedremo nelle prossime ore il da farsi. Zeman mi ha spiegato sue ragioni e perchè vuole lasciare. Credo sia abbastanza evidente, visto che le ultime tre partite non lo hanno soddisfatto, è stata una scelta quindi
abbastanza scontata. Se uno pensa alle ultime prestazioni, non si è davvero vista una squadra zemaniana e lui non ha ritrovato più la sua squadra, fatta eccezione per il bellissimo primo tempo contro l'Empoli».
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