Scommesse, indagati Gattuso e Brocchi
Sospette 30 partite di Serie A

Scommesse, indagati Gattuso e Brocchi Sospette 30 partite di Serie A
di Alberto Abbate
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Martedì 17 Dicembre 2013, 08:12 - Ultimo aggiornamento: 18 Dicembre, 18:23

Ecco l'ultimo terremoto nel calcio italiano. Nuova operazione della polizia contro il calcioscommesse: quattro arresti, perquisizioni a tappeto e indagati eccellenti come l'ex campione del Mondo, Rino Gattuso, e l'ex laziale Cristian Brocchi. Dalle prime ore di questa mattina decine di agenti della squadra mobile di Cremona e del Servizio centrale operativo stanno eseguendo in diverse città italiane alcune ordinanze di custodia cautelare, firmate dal Gip della città lombarda Guido Salvini. In corso anche una serie di perquisizioni a carico di ventuno nuovi soggetti indagati. Che avevano addirittura continuato a scommettere sino all'ultima partita dello scorso campionato, in serie A e in serie B. Novanta gara complessive, una dozzina in serie A, comprese quelle di Juventus, Inter e Milan, finora escluse dall'inchiesta. Una sarebbe Palermo-Inter 1-0 dello scorso anno. Dopo la retata che aveva portato in carcere decine di giocatori ed ex giocatori anche di serie A, tra cui Beppe Signori, Cristiano Doni e Stefano Mauri, nuovi arresti sono stati eseguiti oggi a Milano, Bologna, Rimini, Messina.

MISTER X E MISTER Y

Svelate le identità di mister X e mister Y: Salvatore Spadaro (legato al gruppo degli Zingari) e Francesco Bazzani (legato al gruppo dei Bolognesi). «Fungevano - dice il gip Guido Salvini che ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare - da anello di collegamento tra le società e i gruppi di scommettitori». In carcere anche Cosimo Ricci e Fabio Quadri per la manipolazione di 90 partite, tra A, B e Lega Pro, a partire dal 2009 sino all'ultimo campionato.

L'identità di Mister X era stata in parte svelata in un'intervista dal latitante Hrystiyan Ilievski: «A quanto pare si chiama Salvatore. Forse siciliano, forse calabrese. Sui 65 anni. Ha una serie di cellulari, fa due chiamate, apre un computer e ti dice se la partita si può giocare o no». Soffiate da 650 mila euro. A dare però un volto (e un cognome) all’enigmatico personaggio, "timoniere" delle combine di A, era stato lo "Zingaro" Gegic, costituitosi a Cremona nel 2012. Lo slavo, il 25 marzo 2013, lo aveva riconosciuto in una foto segnaletica e confermato di averlo incontrato con Ilievski, su invito di Bellavista e Tisci, all'Una Tocq. Fu proprio Bellavista a spiegare a Gegic che Mister X «conosceva presidenti e direttori sportivi di squadre di Serie A. Erano loro a prendere gli accordi».

TREMANO PRESIDENTI E DIRIGENTI E SPUNTANO LOTITO E TARE (NON INDAGATI)

I tabulati telefonici, le intercettazioni confermano tutto e rischiano ancora di sconvolgere il calcio: ci sono presidenti, direttori sportivi, calciatori, tutti di serie A, sui quali la Procura sta svolgendo una serie di accertamenti. Non indagati Lotito e Tare, ma nell'ordinanza spunta un curioso episodio legato a “mister Y” Bazzani, detto Civ. Brocchi gli procura il biglietto di Lazio-Bologna (6-0) del 5 maggio, il Civ gli chiede di visitare Formello, ma l'ex centrocampista gli riferisce che serve l'autorizzazione di Tare. Così Bazzani durante la gara del 5 maggio all'Olimpico prova a parlare col ds in sostituzione del presidente Lotito, che non aveva ancora visto arrivare allo stadio. Gli inquirenti pensano ci sia un rapporto con i dirigenti. Tra gli altri, risultano contatti con Rino Gattuso, Stefano Mauri e Claudio Bellucci, ex attaccante del Bologna. Mister X Spadaro, un pregiudicato siciliano, cercava acquirenti per informazioni sicure sino all"ultimo. Con lui in carcere l"amico Cosimo Rinci, dirigente del Riccione calcio nonché in contatto con l"ex presidente dell"Ancona calcio Ermanno Pieroni (anche lui coinvolto nella prima fase dell"inchiesta) e Fabio Quadri, considerato il factotum dello stesso Spadaro. Al “quartetto” in carcere viene contestata la manipolazione di 90 partite, tra A (anche Juve-Lazio dell'11 aprile 2012), B e Lega Pro, a partire dal 2009 sino allultimo campionato. Tra le 53 partite dell'ultima stagione (2012-2013) sotto la lente Palermo-Bologna del 13 aprile 2013 (1-1), Pescara-Siena del 13 aprile 2013 (2-3), Palermo-Inter del 28 aprile 2013 (1-0) e Parma-Atalanta del 5 maggio 2013 (2-0).

GATTUSO, BROCCHI E...MAURI

Gli sono piombati in casa a Gallarate, stamattina: indagato per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva, Gennaro Gattuso. Secondo quanto si è appreso, l'ex campione del mondo e Cristian Brocchi erano in contatto con due degli arrestati. In particolare Bazzani, in un'occasione si era introdotto nel centro sportivo di Milanello, dove si allena il Milan, e aveva inviato messaggi allo stesso Gattuso (Gattuso: «Mai scommesso, sono offeso, se dimostrano il contrario, mi ammazzo, che senso avrebbe vivere?»). Era accaduto a inizio 2012, quando si erano svolte partite rossonere (Milan e Lazio per la partita dell'1 febbraio 2011, finita poi 0-0, e Chievo-Milan del 20 febbraio 2011 e Milan-Bari del 13 marzo) e della Juventus, sulle quali Bazzani avrebbe cercato di influire. Gattuso il nome più altisonante, ma fra gli indagati anche altri giocatori o ex: Claudio Bellucci, Davide Bombardini, Leonardo Colucci, Nicola Mingazzini e Lorenzo D’Anna. Non solo. Gli ultimi sviluppi spiegano anche la proroga delle indagini su Stefano Mauri: «Emersi ulteriori indizi, rispetto all’originaria richiesta di misura, costituiti da ulteriori collegamenti con indagati di grande spessore, recentemente iscritti». Non solo con l'amico Brocchi, ci sarebbero chiamate anche con mister X, Spadari. E si vogliono chiarimenti sul denaro trovato su un conto svizzero riconducibile al laziale. L'obiettivo del pm Di Martino è, dopo un primo diniego dell'autorità giudiziaria elvetica, dimostrare l' "organizzazione criminale" che, a differenza della nostra associazione a delinquere deve avere, in Svizzera, le caratteristiche di pericolosità con il ricorso a metodi violenti. Nelle intercettazioni dell’inchiesta cremonese si fa spesso riferimento ai singaporiani come “trafficanti di armi” e diversi indagati avevano riferito di pesanti minacce.

D'AMICO: «RINO CADE DALLE NUVOLE»

«Ho sentito Rino, cade dalle nuvole. In questo momento non possiamo fare alcun commento: vuole aspettare di capire». Così Andrea D"Amico, procuratore di Gattuso, ha commentato gli sviluppi dell"inchiesta di Cremona che coinvolgono Gattuso: «È stato un fulmine a ciel sereno - ha detto a Sky Tg 24 -. Rino era fuori casa e adesso sta rientrando. C"è bisogno di aspettare, per saperne di più. I legali sono in contatto con la Procura». Che presto interrogherà l'ex campione del mondo: «In questo momento è importante non tirare alcun tipo di conclusioni, ma bisogna capire come vengono fuori questi nomi - ha aggiunto D"Amico - Gli inquirenti stanno lavorando e verificheranno tutto. Prima di arrivare a tirare delle conclusioni, bisognerà verificare. Quando vengono fuori queste notizie, l"eco che ne deriva è importante; nell"ipotesi che non vi siano responsabilità, successivamente l"eco è sempre minore. Bisogna aspettare un attimo, per capire le circostanze e i contorni, prima di dare giudizi».

LIPPI: «CRISTIAN ESTRANEO A TUTTO CIO'»

«Cristian si ritiene assolutamente estraneo a tutto questo. È evidente che la reazione è stata di grande sorpresa, sia lui che la sua famiglia sono abbastanza scioccati da quanto successo». Davide Lippi, agente di Cristian Brocchi, descrive così lo stato d'animo dell'ex giocatore, indagato dalla procura di Cremona nell'ambito dell'inchiesta sul calcioscommesse. «Indagato -precisa Lippi a Sky- è una parola particolare che non significa nè condannato nè colpevole. C'è un'indagine della magistratura e aspettiamo che vada avanti con serenità. Prima di dare giudizi affrettati aspetterei e cercherei di tutelarlo il più possibile». «Siamo fiduciosi e sereni -continua Lippi- ma di sicuro bisogna riflettere e stare attenti perchè ne va della sua carriera e del suo futuro. Vogliamo che venga fuori la verità, ora gli avvocati leggeranno le carte ma al momento non risulta esserci niente di grave». L'abitazione di Brocchi è stata perquisita. «Vederseli arrivare la mattina, a casa con i figli, non è bello per nessuno. La magistratura deciderà se sia il caso di andare avanti o no, ma sicuramente laddove non sussistesse niente sarebbe un grave danno d'immagine».

TERZI E GRILLO INDAGATI IN ATTIVITA'.

LO SCO: «NON FINISCE QUI»

Dell'operazione ha parlato il direttore dello Sco, Raffaele Grassi: «E' un ulteriore risultato che conferma l"impegno della Polizia contro il fenomeno del calcioscommesse e che va inserito in un contesto più ampio di indagini». Un blitz frutto del proseguimento delle inchieste Last Bet 1 e Last Bet 2, «che hanno già consentito di arrestare complessivamente 54 soggetti e di indagare più di 120 persone. Le indagini non sono concluse con l'operazione odierna. Ci sono anche calciatori in attività (Claudio Terzi, attualmente al Palermo, e Fabrizio Grillo del Siena, ndr) - ha aggiunto Grassi - ma selezioneremo e monitoreremo con la procura di Cremona altre piste emerse. Questa storia non finisce qui, è un fenomeno troppo diffuso». Nei big match, ma soprattutto nelle gare minori: in Serie A Palermo-Bologna del 13 aprile 2013 (1-1), Pescara-Siena del 13 aprile 2013 (2-3), Palermo-Inter del 28 aprile 2013 (1-0) e Parma-Atalanta del 5 maggio 2013 (2-0). E, nonostante le forti penalizzazioni sportive di Lecce e Bari, ci sono anche nuove “combine” pugliesi: Bari-Cesena 2-1 dell’11 maggio, giocata nel campionato di serie B. Tre le partite del Lecce in Lega Pro sotto inchiesta: Reggiana-Lecce (0-2) del 14 aprile, Lecce-Feralpi Salò (3-0) del 21 aprile, Sudtirol-Lecce (1-2) del 28 aprile. Il malcostume, imperterrito, continua.

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