Calcioscommesse, Lodo Tnas su
Stefano Mauri entro il 19 febbraio

Calcioscommesse, Lodo Tnas su Stefano Mauri entro il 19 febbraio
di Alberto Abbate
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Venerdì 22 Novembre 2013, 13:21 - Ultimo aggiornamento: 17:55
Deja-vu. E' Massimo Zaccheo il presidente del Collegio Arbitrale, che pronuncer il lodo del Tnas su Stefano Mauri entro il 19 febbraio. Già passato alla cronaca biancoceleste per la vicenda Zarate (traslocata ora a livello Fifa), il professore fu anche il protagonista dello sconto, nell'ultimo grado di giudizio, ad Antonio Conte. Un caso (anche lì si trattava di omessa denuncia, la Corte Federale ne ha aggiunta un'altra a Mauri) che farà necessariamente giurisprudenza per la situazione del centrocampista brianzolo. Il cui arbitro di parte sarà Guido Calvi, guarda caso lo stesso del tecnico della Juve. La Figc stavolta (all'epoca era De Giovanni) s'è affidata a Maurizio Benincasa.



Non c'è ancora la data della prima udienza – ma verrà fissata la prossima settimana – perché Zaccheo è stato designato, ma non ancora comunicato l'accettazione dell'incarico: c'è già la firma, ma ha tre giorni di tempo (presumibilmente lo farà lunedì) per depositarla alla segreteria del Tnas. Che, a sua volta, trasmetterà gli atti del procedimento al Collegio arbitrale. PRIMA



CONCILIAZIONE, LODO ENTRO IL 19 FEBBRAIO

Tre mesi per pronunciarsi: la data di scadenza è il 19 febbraio, ma il lodo verrà senz'altro emesso prima. Sarà una difficile corsa contro il tempo avere una sentenza definitiva prima di Natale, faranno pressione i legali di Mauri. Ma, anche se dovesse arrivare a gennaio, crescono sensibilmente le chance di rivedere il laziale in campo col Chievo il 2 febbraio: 3 mesi di sconto dello stop. Una volta ricevute – dopo 40 giorni - le motivazioni della Corte di Giustizia Federale, gli avvocati Melandri e Buceti si sono messi ulteriormente al lavoro: depositeranno lunedì i loro motivi aggiunti e gli allegati. Invocano il proscioglimento, lo sentono nelle carte, eppure – dichiarazioni di facciata a parte – sanno perfettamente che la riduzione dello squalifica sino a maggio è il vero traguardo da raggiungere. Ed è a portata di mano. Non si deciderà tutto nella prima udienza, ci sarà di rito il tentativo di conciliazione, una sorta di patteggiamento. Il Collegio ha l'obbligo di provare a mettere d'accordo Mauri e Figc, ma quest'ultima non acconsentirà a una riduzione superiore a 60 giorni degli attuali 9 mesi di squalifica. Salvo sorprese, Zaccheo e il Collegio passeranno all'esame delle richieste istruttorie. E chissà cosa spunterà sotto l'Albero di Natale.
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