Scamacca, Lucca e i giovani in fuga dalla Serie A per rilanciarsi all'estero

Scamacca, Lucca e i giovani in fuga dalla Serie A per rilanciarsi all'estero
di Alberto Mauro
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Lunedì 1 Agosto 2022, 15:34 - Ultimo aggiornamento: 3 Agosto, 08:27

Mentre le squadre di Serie A puntano sempre di più sugli stranieri (Pobga, Di Maria, Lukaku, De Ketelaere, Matic, Kepa gli ultimi), i giovani talenti italiani fanno molta più fatica a sbocciare nel nostro campionato, e allora cercano riscatto all’estero. Una vera e propria fuga di talenti che non solo impoverisce le nuove generazioni calcistiche della serie A, ma rischia pure di dissipare talenti della nazionali azzurre in giro per il mondo. Anche perché in questo momento a livello di qualità, appeal e diritti tv la Serie A è parecchio indietro rispetto a Liga e Premier, e anche per questo motivo per i club esteri (con un potere d’acquisto decisamente superiore al nostro) è relativamente semplice affondare il colpo sui nostri giovani più promettenti. Come Scamacca, monitorato, corteggiato e poi fuggito in Inghilterra. Un futuro da scrivere al West Ham per l’azzurro che dopo la corte serrata del Psg ha scelto la Premier a 36 milioni + 6 di bonus. Cifre inarrivabili per la maggioranza delle società di A, così come quelle messe sul piatto dal Chelsea per Casadei (il baby che l’Inter ha provato a inserire nell’operazione Bremer). Otto milioni, prima offerta respinta, ma si lavora per chiudere a breve. L’Ajax ha anticipato la folta concorrenza per Lucca dal Pisa, finito nel mirino di una Juventus che da Pirlo ad Allegri non ha mai creduto fino in fondo in Kulusevski, rinato al Tottenham alla corte di Conte. Un altro giovane - ma non più giovanissimo - che non si è fatto problemi ad abbandonare l’Italia è  de Ligt: ha scelto il Bayern non per soldi ma per una filosofia di gioco in grado di valorizzare le sue qualità. Viti strappato all’Empoli dal Nizza per la bellezza di 15 milioni di euro e può innescare un domino in difesa, con Rugani nel mirino dell'Empoli e Milenkovic prima scelta della Juventus in caso di cessione di Rugani.

I club esteri pagano bene, hanno strutture all’avanguardia e sanno come lanciare i giovani; ecco perché le nuove generazioni non vedono l’ora di partire per l’Erasmus.

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