Sul turnover, comunque, il Gasp si abbottona: «Possono esserci altri avvicendamenti, ma sempre e solo finalizzati a giocare al meglio: abbiamo molti giocatori che si equivalgono». Il confronto di domani alle 19 è tra i padroni di casa quarti (8 punti) e i bergamaschi nel gruppetto delle quinte a 7 con Lazio e Bologna: «La classifica dopo sole 4 giornate non può essere significativa, anche se lo scontro ha una certa importanza. E' una fase in cui ciascuno è alla ricerca di una dimensione». Quella difensiva dell'Atalanta è in attesa della quadratura del cerchio: 8 gol subìti, 2 di media, in A, più i 4 di coppa. «Quando fai un'autorete sul primo tiro in porta altrui come domenica non è sfortuna, ma un episodio negativo nel contesto di una partita in cui stavamo facendo bene - riflette l'allenatore bergamasco -. Con la Fiorentina è stata come altre volte: subiamo gol evitabili con prestazioni di livello molto buono. Sul secondo, altro errore».
Toloi dovrebbe rientrare per Palomino (autore dei due svarioni coi viola, ndr), Djimisiti invece in bilico perché l'ultimo colpo del calciomercato freme: «Kjaer sta migliorando in allenamento, anche se ha giocato con la Danimarca è fermo da parecchio - La sua è stata una preparazione a spizzichi e bocconi: questa è l'unica incognita.
Nelle prossime due giornate di campionato, forse soprattutto a Sassuolo, potrà trovare spazio». Gasperini non può esimersi dal sottolineare il doppio volto delle partite dei suoi: «Non può essere un caso se andiamo sempre in svantaggio, come non sono casuali le nostre rimonte tranne la sconfitta col Torino e quella di coppa a Zagabria senza segnare. La capacità di crederci sempre e recuperare in questo momento è il nostro valore aggiunto».
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