La società Tam Tam potrà schierare giocatori senza la cittadinanza italiana: la scelta di Petrucci applaudita anche da Draghi

La società Tam Tam che gioca per l'inclusione, potrà andare a referto: la scelta di Petrucci applaudita anche da Draghi
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Lunedì 15 Novembre 2021, 20:59 - Ultimo aggiornamento: 21:11

Il Tar aveva detto no alla Tam Tam, la società di basket di Castel Volturno, in provincia di Caserta, composta da figli di immigrati africani nati e cresciuti in Italia ma privi della
cittadinanza, ma Gianni Petrucci, presidente Fip, ha ribaltato tutto e si è rimangiato sé stesso. E quindi sì, si potranno iscrivere a referto per ciascuna gara del Campionato Under 17 Eccellenza tutti gli atleti senza i limiti imposti dai regolamenti.

Il numero uno della Federbasket, su invito del presidente del Coni, Giovanni Malagò ha preso la sua decisione, un provvedimento «preso in considerazione dell'unicità del contesto operativo della società Tam Tam», che «mira a riaffermare il valore dello sport come strumento di inclusione sociale e di superamento di ogni ostacolo o barriera di origine razziale», dice.

E anche Mario Draghi applaude il gesto.

«Sincero apprezzamento - dichiara il presidente del Consiglio - per questa decisione che concede tale deroga a una realtà nobile che fa dell'inclusione la sua missione, e per aver dimostrato, nell'occasione, grande sensibilità per i valori civili che trovano espressione anche e soprattutto nello sport».

Prima anche l'uomo dello sport si era congratulato con Petrucci: «Voglio ringraziare sinceramente il presidente Petrucci e la Federazione Italiana Pallacanestro per aver concesso alla società Tam Tam la possibilità di iscrivere a referto atleti di cittadinanza non italiana andando oltre le limitazioni dettate dalla normativa vigente», dice Malagò. «Bisogna riconoscere al presidente Petrucci di aver dato seguito alle riflessioni condivise sull'opportunità di concedere la deroga a una realtà unica nel genere, nonostante gli orientamenti formali espressi dal Tar, a dimostrazione della sua grande sensibilità e della centralità che da sempre attribuisce ai valori che rendono unico lo sport».

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