Svilar e il segreto dei rigori: «Me li ero segnati sul telefono. De Rossi? Ecco cosa mi ha detto. Mio papà ne parò tre»

Il portiere è stato l'eroe di giovedì sera, quando i giallorossi hanno eliminato il Feyenoord dall'Europa League

Mile Svilar, portiere della Roma classe 1999
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Sabato 24 Febbraio 2024, 20:29 - Ultimo aggiornamento: 25 Febbraio, 09:36

La Roma ha vinto in Europa League contro il Feyenoord ai calci di rigore e l'eroe della serata è stato senza dubbio Mile Svilar. Il portiere serbo ha parato due tiri dagli undici metri agli olandesi, uno a Hancko e uno a Jahanbakhsh, permettendo ai giallorossi di passare il turno. Una corsa liberatoria, un'esplosione di gioia dopo il gol di Zalewski che ha fatto esplodere lo stadio e tutti i tifosi che seguivano la partita da casa. Vista l'importanza della prestazione, l'ex Benfica ha rilasciato un'intervista ai canali della società: dal segreto per i rigori, alle raccomandazioni di De Rossi prima dell'inizio de tiri dagli undici metri, ecco le parole di Svilar.

La Roma gioca bene e sa soffrire: 5-3 (d.c.r.) e Feyenoord eliminato. Decisivo Svilar ai rigori

La corsa verso la Curva Sud, ci avevi pensatoo ti è venuta in quel momento?
«Non lo so, non ci ho pensato.

Non avevo pensato di farla, in quel momento me la sono sentita e l'ho fatto. Semplice, era quello che sentivo di fare in quel momento. Sono felice di averlo fatto perché rimarrà sempre nella mia memoria, è stato emozionante».

Quanto è stato bello abbracciarsi sotto la Sud?
«Bello, quando ci penso mi viene un sorriso gigante. L'ho rivisto troppe volte in questi giorni, oggi voglio però concentrarmi sulla partita di lunedì perché è importante».

Quanto hai dormito tra giovedì e venerdì?
«Sono tornato a casa, ho rivisto tutta la partita, poi ho guardato gli highlight delle altre partite di Europa e Conference League. Poi ho dormito dalle 5.30 fino alle 8».

De Rossi prima dei rigori ti chiama e ti dice qualcosa. Cosa ti ha detto?
«Mi ha detto di stare attento perché guardano il Var. Ogni rigore controllano. Ci ho anche pensato, dopo che ho parato il primo ho riflettuto se avessi sbagliato qualcosa, ma dopo qualche secondo ho capito che andava bene».

Hai detto che ti eri segnato i rigoristi sul telefono.
«Li ho segnati la mattina, Hancko a destra e anche Jahanbakhsh nella stessa direzione. L'ho riguardato solo la mattina». 

Tuo papà parò tre rigori in una partita di Coppa delle Coppe.
«Me lo ha ricordato due giorni fa. Mi ha detto che lui ne aveva parati tre infatti. Ora quindi io devo pararne quattro».

 

Sull'appoggio della proprietà
«Ho sempre avuto la sensazione che qui tutti ci credessero in me. Il primo ero io, devo crederci sempre e lavorare sempre. L’ho fatto e lo farò fino all’ultimo, sono fatto così. Sentivo anche il sostegno della proprietà, del presidente, tutta la squadra ha sentito la stessa cosa. Ryan è stato con noi in pullman verso lo stadio».

Sull'aiuto di Azmoun
«Prima dei rigori anche Azmoun mi ha detto che Jahanbakhsh avrebbe calciato alla mia destra piuttosto sicuramente e che lo avrebbe tirato a mezza altezza. Io gli ho detto che lo sapevo e mi sono tuffato lì».

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