Da Svilar a Smalling fino al “bomber” Mancini: la difesa fluida è il segreto dell’ultima Roma

L'ininfluente gol di Welbeck un mese fa è stato l'ultimo incassato da Mile. Chris a suo agio pure nel reparto a quattro

MILAN, ITALY - APRIL 11: Chris Smalling of AS Roma competes for the ball during the UEFA Europa League 2023/24 Quarter-Final first leg match between AC Milan and AS Roma at Stadio Giuseppe Meazza on April 11, 2024 in Milan, Italy. (Photo by Fabio...
di Gianluca Lengue
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Sabato 13 Aprile 2024, 08:00

Proseguire sulle orme di José Mourinho che aveva fatto della difesa il fiore all’occhiello della Roma, non era affatto facile. Soprattutto considerando che le scelte tattiche di De Rossi, inizialmente, sono andate nella direzione opposta. Ossia rinunciare a un centrale a favore di un giocatore offensivo. Eppure, lavorando su movimenti con e senza palla, sul mutuo soccorso da parte degli attaccanti (Lukaku compreso) e su accorgimenti semplici ma efficaci, Daniele è riuscito nell’impresa di tenere quasi blindata la porta di Svilar. Sono solo 9 i gol incassati in undici partite di Serie A, tre in cinque di Europa League (esclusi i rigori col Feyenoord).

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LE MOSSE

La prima mossa, se pur anticipata da Mourinho in campionato col Milan, è stata l’avvicendamento in porta a favore di Svilar. Rui Patricio lo aiutato a crescere. Domani contro l’Udinese andrà alla ricerca del quinto clean sheet consecutivo: l’ultima, e inutile rete incassato, porta la firma di Welbeck, un mese fa a Brighton. Ma la vera svolta è stata la strategia difensiva adottata negli ultimi tempi: un reparto fluido che costruisce a tre e difende a cinque. Aiutano tutti, soprattutto gli esterni come El Shaarawy che a Milano ha accettato di giocare a destra per supportare Celik nella marcatura di Leao. Se il cambio di marcia degli esterni è stato determinante nella resa del reparto, quello dei centrali di difesa ha dato un nuovo volto a tutta la manovra. Il recente ritorno di Smalling rappresenterà una carta da sfruttare, l’inglese non ha sbagliato una partita da quando De Rossi è in panchina.

Se chiamato in causa è sempre stato pulito in ogni intervento. In campo è tornato a spostare gli equilibri, non a caso Mourinho disse: «Il suo infortunio mi ha rovinato la stagione».

L’INCOGNITA

Quello che succederà in estate in fase di mercato è ancora da scoprire (contratto in scadenza a giugno 2025), ma se dovesse arrivare la stessa offerta araba di trasferimento giunta la scorsa estate a Trigoria, questa volta la risposta dei dirigenti potrebbe essere positiva. Il problema al tendine del ginocchio ha costretto lo Special One ad accelerare con Ndicka che ha risposto positivamente. L’ivoriano manca da due gare per squalifica, ma giocherà a Udine. Forse in coppia con Llorente per dare a Mancini a un turno di riposo dopo le ultime fatiche. Gianluca ha fatto un vero exploit, al di là degli ultimi due gol decisivi (sei in totale), è diventato quel centrale a cui nessun tecnico rinuncerebbe. Spalletti compreso, che dovrebbe portarlo anche all’Europeo in Germania. Carisma, carattere, intelligenza tattica, pulizia e cattiveria, doti che ha imparato a coltivare e dominare. In piena emergenza difensiva a gennaio è stato preso Huijsen, un supporto utile, ma con quattro centrali come quelli su cui può contare De Rossi, trovare spazio diventerà difficile.

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